giovedì 24 marzo 2011

Ancora aggiornamenti da Fukushima

Arrivano nuove news dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Secondo Kyodo News tre lavoratori tra i 20 e i 30 anni sono stati esposti a una dose di radiazioni pari a circa 173-180 mSv; due di questi hanno riportato ferite alle gambe (presumibilmente ustioni) e sono stati ricoverati in ospedale . I tecnici stavano stendendo un cavo elettrico nei sotterranei dell’edificio turbine del reattore 3 e secondo le ricostruzioni avevano i piedi in acqua. Questo episodio ci indica però che c’è acqua radioattiva nel locale turbine di uno dei reattori, che si trova al di fuori del contenitore di sicurezza. Secondo Kyodo News, la dose è stata somministrata a causa di materiale radioattivo presente nell'acqua che si è infiltrato all'interno del loro equipaggiamento protettivo (stivali, ma i due ricoverati pare avessero semplici scarpe); si parla di ustioni da raggi beta (elettroni). Secondo TEPCO, ieri non c'era nessuna pozza d'acqua in quel punto e i livelli di radioattività non erano preoccupanti; non è perciò stato effettuato alcun rilevamento della radioattività prima di stendere quel cavo. [Sic]

In precedenza inoltre, secondo i rapporti della NISA (la Nuclear and Industrial Safety Agency nipponica), la situazione è dunque (alle 8:00 locali di stamattina, ora di emissione del rapporto):

- unità 1: dopo lo sfiato di vapore del 12 marzo e l’esplosione immediatamente successiva dell’edificio reattore dovuta all’idrogeno, continua l’iniezione di acqua di mare nel reattore; i sistemi non risultano ancora alimentati elettricamente ma il contenitore di sicurezza non sembra aver subito danni. La situazione pare stabile.

- unità 2: dopo lo sfiato di vapore del 13 e del 15 marzo e la successiva esplosione dell’edificio reattore dovuta all’idrogeno (15 marzo), l’unità è alimentata elettricamente dal 20 marzo ma ha generato un pennacchio di vapore dalle 18:22 del 21 marzo fino alle 7:11 del 22 marzo. Si continua ad iniettare acqua di mare, ma qui c’è il sospetto che la camera di soppressione (la parte bassa della wetwell del contenitore di sicurezza, vedi articolo del prof. Mathis) sia stata danneggiata e presenti una fessurazione. Questo spiegherebbe il vapore osservato in precedenza in concomitanza con un aumento della radioattività rilevata. Ora la radioattività sembra tornata a livelli normali e il vapore è scomparso, percui probabilmente la camera di soppressione stessa è riempita d’acqua di mare (ipotesi mia).

- unità 3: dopo la tripla operazione di sfiato (12, 13 e 14 marzo) e l’iniezione di acqua di mare, il reattore ha subito un’esplosione dovuta all’idrogeno alle 11:01 del 14 marzo. Anche qui c’è stato un preoccupante pennacchio di vapore (8:30 del 16 marzo), che ha suggerito la possibilità che il contenitore di sicurezza fosse danneggiato, determinando l’evacuazione della sala controllo comune dei reattori 3 e 4. Successivamente però il 20 marzo c’è stato un incremento della pressione nel nocciolo, che ha suggerito che in realtà il contenitore fosse ancora integro. Alle 15:55 del 21 marzo  ha iniziato a levarsi del fumo grigiastro, che è durato sino alle 17:55 per poi essere rimpiazzato da fumo bianco (vapore?). Una leggera fumata grigia è ripresa alle 23:30 del 23 marzo per terminare verso le 4:50 di stamattina (sono tutti orari locali giapponesi). Al momento, continua l’iniezione di acqua marina.

- unità 4: dopo che la temperatura della piscina di decadimento è salita fino a 84°C il 14 marzo, alle  6:14 del 15 marzo c’è stato un danneggiamento della parete dell’edificio reattore (il reattore stesso era spento per manutenzione, ricordo che l'edificio esterno non ha funzioni di contenimento). Dopo l’esplosione, alle 9:38 c’è stato un incendio, spentosi spontaneamente alle 11. Dal 22 marzo l’unità è alimentata elettricamente ed è stata spruzzata da acqua tramite pompe esterne fino alle 13 del 23 marzo. Al momento presumo che le scorie a raffreddare nella piscina di decadimento siano coperte nuovamente da un battente d’acqua, quindi l’allarme è temporaneamente rientrato. Resta una piscina con scorie radioattive calde separata dall’aria aperta solo dal battente d’acqua...poco incoraggiante ma per ora sicura.

-unità 5 e 6: sono in arresto a freddo (erano spente prima del terremoto) e contengono ancora un terzo di nocciolo nelle piscine di decadimento. L’unità 6 ha avuto sempre l’alimentazione elettrica dalla prima unità di diesel di emergenza, mentre la seconda unità di diesel è partita alle 4:22 del 19 marzo. Dalle 5:00 del 19 marzo le pompe del circuito di raffreddamento sono alimentate e funzionanti con la priorità di raffreddare le piscine di decadimento. Non ci si aspetta allarmi per queste unità.

Per quanto riguarda la contaminazione la Nisa stessa pubblica la situazione di monitoraggio dei siti attorno alla centrale. Il pdf comprende tabelle con i valori rilevati alla centrale di Fukushima (vicino al cancello principale), quelli delle altre centrali colpite dal sisma, forniti dagli enti elettrici responsabili (tutti entro il fondo naturale, per quel che ho potuto vedere) oltrechè un grafico dell’andamento della radioattività a Fukushima Daiichi tra il 23 e il 24 marzo e una mappa con le dosi indicate dai rilevamenti in alcuni punti della zona circostante la centrale (pag 4). Quest’ultima in particolare dice che sono stati rilevati 2015 microsievert/h alle 16:30 del 21 marzo vicino agli uffici della centrale (praticamente il fondo naturale di un anno concentrato in un’ora), 371,9 microSv/h nella palestra dell’impianto (sic), 269,5 microSv/h vicino a un cancello alle 5:40 del 20 marzo e 211,2 microSv/h al cancello principale alle 8:30 del 24 marzo. Per capire questi valori, ho trovato utilissimo questo grafico, segnalato anche da Paolo Attivissimo (e da Jago su questo blog, che ringrazio).

Una nota finale: sto (lentamente!) preparando un post sulle radiazioni e i loro effetti, che spero renderà un’idea di cosa si sa veramente su di esse e di quanti luoghi comuni, bufale ed esagerazioni circolino intorno a questo fenomeno fisico. Spero di finirlo a breve, nel frattempo suggerisco agli anglofoni di leggere quest’analisi della BBC che dà un po’ il senso reale delle proporzioni.

La Stampa pubblica infine alcune foto dei tecnici al lavoro nella centrale.

1 commento:

  1. Grazie grazie grazie!!!
    Davvero grazie per queste informazioni!

    Sto per preparare un post che rimanda al tuo blog come ti avevo accennato...non l'ho fatto l'altro giorno perchè sono in pieno sclero pre-laurea.

    A presto! :)

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