domenica 3 aprile 2011

Nuovi dati dal giappone

Secondo IAEA, ieri (2 aprile) TEPCO ha identificato una possibile falla dal reattore 2 attraverso un tunnel costruito per rifornire il reattore di acqua di servizio. I tecnici hanno tentato di turare la falla con una colata di cemento. Fallito il tentativo di arrestare la perdita di materiale radioattivo, oggi i tecnici stanno provando con un polimero in grado di assorbire acqua per un volume pari a circa 50 volte quello del polimero stesso. Una specie di spugnone in polvere, insomma (qui una foto di esempio). Da parte nostra, un sincero in bocca al lupo.

Secondo i rilevamenti del MEXT aggiornati alle 19:00 del 3 aprile (ovviamente ora locale) la situazione della radioattività ambientale rimane sotto controllo: il valore più elevato si registra nella città di Mito, prefettura di Ibaraki, con un valore che è passato da 0,180 a 0,175 mSv/h nel corso del weekend. Per confronto, si tratta di un valore pari a quanto è possibile rilevare con un contatore geiger sul retro di un monitor di tipo CRT durante il funzionamento (provare per credere, io l’ho fatto). Per contro, Greenpeace international segnalava qualche giorno fa di aver rilevato “fino a” 10 mSv/h nel villaggio di Iitate, a 40 km a nord-ovest di Fukushima Dai-ichi e 2-4 mSv/h a Fukushima city (questa è la mappa commentata dei rilevamenti). Quanto a IAEA, un loro team sta misurando nella prefettura di Fukushima; si parla genericamente di livelli tra 0,6 e 4,5 mSv/h con un livello di contaminazione ambientale  pari a 90-460 KBq/m2 (responsabile delle dosi di cui sopra).

Bisogna naturalmente vedere come hanno rilevato determinati valori e dove (parlo di tutte e tre le fonti); per il momento dobbiamo accontentarci di sentire le diverse campane e abbozzare.

Le letture di radioattività alla superficie del mare di ieri, sempre del MEXT, danno valori dell’ordine della decina di Bq/l in iodio-131 e pochi più di Cesio-137. Le letture si dose sopra il mare sono praticamente costanti a 0,08-0,09 mSv/h, poco più del fondo naturale.

Secondo IAEA, la gran parte delle restrizioni sull’acqua potabile sono state rimosse perchè la radioattività è rientrata nella norma; è rimasta solo una restrizione nella prefettura di Fukushima e solo per i bambini, come misura precauzionale. 

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