venerdì 23 maggio 2025

Ennesimo ragazzino che costruisce un reattore a fusione in casa? Anche no

La saga dei ragazzini che costruiscono reattori a fusione nucleare in casa con mezzi di fortuna sta diventando un sempreverde molto ricorrente oggigiorno. Soprattutto grazie a un giornalismo affamato di click condito della cultura distorta secondo la quale un ragazzino, genio per scienza infusa e grazia divina, sarebbe in grado di saltare a piè pari un lustro di corso di laurea in Ingegneria Nucleare e decenni di ricerca scientifica per costruire in casa una macchina in grado di risolvere il problema dell'approvvigionamento energetico senza fatica e con modica spesa. Ma procediamo con ordine.
Business Insider ci informa che il prodigioso Hudhayfa Nazoordeen, ventenne studente di matematica all'Università di Waterloo, avrebbe ammazzato il tempo costruendosi in casa nientemeno che un reattore nucleare a fusione, naturalmente con materiali da banco. Il post è datato 25 settembre 2024 ma la notizia è stata ripresa pochi giorni fa da un altro sito in lingua italiana, e comunque si tratta di storie che girano da parecchio tempo in forme diverse (qui un link a una versione del 2019 il cui protagonista è addirittura un dodicenne di Memphis)
Non so dire se si tratti di bufale o se davvero i ragazzini moderni in giro per il mondo stiano dandosi alla fisica dei plasmi con materiali poveri; quello che è doveroso sottolineare, però, come già nel caso del teenager inglese di cui ho parlato su questo blog è che non si tratta di reattori nucleari a fusione. Quello che questi ragazzini mettono insieme, ammesso e non concesso che le notizie siano vere, è semplicemente un dispositivo contenente del plasma, cosa che è sorprendentemente facile da fare, anche con materiali poveri e poca conoscenza. L'esempio più comune di dispositivo di quel genere è una lampada al neon, che contiene un plasma di neon sottovuoto a circa 3000 K e si può comprare per una manciata di Euro in un negozio. Un dispositivo del genere sta a un reattore a fusione più o meno come una bicicletta sta a un jet di linea.
La considerazione più importante è che questo tipo di notizie presenta tutte le caratteristiche delle leggende metropolitane: si tratta di giovani geni che, con materiali poveri e inventiva individuale, sorpassano a destra gruppi di ricerca strutturati con decenni di esperienza e forti competenze di magnetoidrodinamica e fisica dei plasmi e realizzano il sogno dell'Umanità, l'energia pulita, economica e pressoché illimitata, creabile in casa con quattro componenti elettronici. Troppo bello per essere vero?