Secondo WNN,
la Nasa sta rivolgendo la sua attenzione verso l’uilizzo dell’energia nucleare
per l’esplorazione spaziale. L’idea é di impiegare l’energia dell’atomo per
produrre elettricitá nelle future basi spaziali sulla Luna o su Marte, dove
l’impiego dei pannelli fotovoltaici come avviene nello spazio appare poco
fattibile per via delle lunghe notti lunari (14 giorni terrestri di durata) e
della distanza di Marte dal Sole.
Il macchinario progettato
dalla Nasa é costituito da un piccolo reattore a fissione in grado di
riscaldare un fluido misto di sodio e potassio liquidi. Il fluido refrigerante
viene poi convogliato in due generatori Stirling
complementari da 40KW elettrici ciascuno che sfruttano la differenza di
temperatura tra il fluido e l’ambiente esterno per generare elettricitá. Data
la mancanza di atmosfera, sulla Luna il rendimento di queste macchine sará
portato all’estremo, mentre per la dissipazione del calore in eccesso saranno
utilizzati grossi radiatori da circa 100 metri quadri di superficie. Un test
effettuato dalla Nasa con un generatore da 2.3 KW fa pensare che il macchinario
sia in grado di funzionare fino a 8 anni incustodito. Una prima previsione per
la data di impiego é il 2020.
Anche il rover marziano Curiosity che
atterrerá sulla superficie marziana fra qualche giorno presenta una novitá di
carattere nucleare: invece del solito pannello fotovoltaico per alimentare i
sistemi di bordo, il rover porta con sé un generatore
a radioisotopi analogo a quelli presenti sulle sonde Viking degli anni ’70.
Sfruttando il decadimento spontaneo di 4,8 Kg di ossido di Plutonio 238, il
generatore é in grado di alimentare il rover con 2,7Kwh di energia al giorno
(112.5 Watt di potenza) per una durata minima prevista di 14 anni.
Anche la Cina prevede il
lancio di una sonda a energia nucleare, la Chang 3, per l’esplorazione della
Luna, con l’incarico di prelevare esemplari di roccia ed esaminare il suolo
lunare con un radar. Il lancio é previsto nel 2013.
Ma il progetto piú
ambizioso riguarda la Russia, alle prese con un nuovo modello di propulsore a
energia nucleare per sostituire i razzi vettori convenzionali. In passato,
c’era giá stato un tentativo da parte degli
Stati Uniti, che avevano progettato i razzi NERVA, poi accantonati per
decisione dell’amministrazione Nixon nel 1972 (Fonte: Wikipedia). Questa volta peró i
Russi puntano a un propulsore
al plasma alimentato da un piccolo reattore nucleare raffreddato a gas per
la produzione dell’elettricitá necessaria. Questo dovrebbe garantire, secondo
il responsabile del Keldysh Research Centre Anatoly Koroteev, una spinta fino a
20 volte quella di un razzo convenzionale. Il collaudo é previsto per il 2018 e
la parte nucleare é affidata alla Russa Rosatom. (WNN)