mercoledì 31 luglio 2013

Facite ammuina!! Ovvero: l’ottemperanza a un accordo internazionale provoca un putiferio di commenti

(C) Nicola Romani, Wikipedia
Repubblica, instancabile fucina di corbellerie atomiche (anche attraverso l’associato Huffington post), riporta in svariati articoli di un misterioso e inquietante trasporto avvenuto nella notte fra domenica e lunedí scorsi tra il centro di ricerca ENEA di Trisaia di Rotondella (MT) e la base militare aerea di Gioia del Colle (BA)
Scortato da circa 300 membri di diverse forze dell’ordine, il carico era, secondo l’ultimo articolo, costituito dalle 84 barre di materiale radioattivo di proprietá USA che venivano rispedite in patria a seguito degli impegni presi al vertice internazionale di Seoul nel marzo 2012.

Meravigliose le cadute dal pero per i nostri stracciatori di vesti professionisti! Numerosi esponenti politici aprono interrogazioni parlamentari per chiedere ai ministri dell’Interno e della Difesa "se sono vere le informazioni sul trasporto, di conoscere quale materiale è stato trasferito e se sono stati rispettati i protocolli standard di sicurezza per l'ambiente e il territorio", mentre gli ambientalisti di turno e persino il presidente della regione (non piú in carica ufficialmente) “hanno chiesto spiegazioni al Governo” (Huffington post). 

Ok, manteniamo la calma: secondo voi una scorta di 300 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e altro significa che sono stati rispettati i protocolli standard di sicurezza o non gli é venuto in mente? 

Trovo poi buffo che si aprano interrogazioni parlamentari in fretta e furia e si tiri fuori addirittura un nonsenso quale “Voglio sapere se ci sono stati pericoli per l'ambiente” (al passato? Non é un evento che si ripeterá! É un po’ come chiedersi “ma in quell’incidente dell’anno scorso siamo morti?”). Evidentemente, chi voleva e doveva saperlo, sapeva benissimo da quasi un anno e mezzo che il trasporto sarebbe avvenuto.
Addirittura il presidente dei Verdi Angelo Bonelli riesce a farsi un’uscita veramente mitica, con fragorosa e roboante caduta dal pero e domande davvero geniali (fonte la gazzetta del mezzogiorno.):
  1. Chiediamo che l’Ispra effettui immediatamente un monitoraggio del percorso compiuto dal convoglio militare per appurare che non ci siano state variazioni ai livelli di radioattività normalmente registrati” (Caspita sta dicendo? Il convoglio era ovviamente chiuso e non ci sono stati incidenti, quindi NON c’é nessun aumento di radioattivitá da nessuna parte!)
  2. Cosa trasportava il convoglio del mistero?”(Le barre di uranio da restituire agli americani...dove sta il mistero esattamente?
  3. Si trattava di materiale radioattivo? (No, erano ombrelloni da spiaggia...solo che volevano essere sicuri che nessuno li rubasse e si andasse a fare un bagno notturno nello Ionio, percui i 300 agenti...)
  4. Erano scorie? Combustibile nucleare? Si trattava forse di plutonio? (Non lo so, Bonelli! Chieda i dettagli agli americani...)
  5. Dov'è stato portato il carico?(Alla base aerea di Gioia del Colle e poi negli USA. Lo sanno anche i sassi ormai!)
  6. “E' stato portato via con un aeroplano?” (No, l’hanno spostato in un aeroporto per poi portarlo via in bici fino in America...)
  7. “Quali misure di sicurezza sono state adottate a tutela della salute e dell’ambiente?” Bah, dice che se fosse successo qualcosa quei trecento tra poliziotti, carabinieri, guardia di finanza e altri se ne sarebbero accorti, dando l’allarme? O la faccio troppo facile a fidarmi?

E via a parlare, tra le altre corbellerie, di militarizzazione del territorio! Ma se é materiale militare, secondo Bonelli dovevano farlo scortare dai puffi? Evviva l’ipocrisia demagogica!

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Aggiornamento 2013-08-03:

Grazie a Mattia Butta per aver postato il filmato integrale e la trascrizione completa del discorso della parlamentare pentastellata Mirella Liuzzi presso la Camera dei Deputati in merito alla vicenda. Ascoltando il video, mi vergognavo al posto suo. Ecco la trascrizione con alcuni commenti:


"Signor Presidente, volevo far conoscere all’Aula un fatto gravissimo che è successo stanotte in Basilicata. Ebbene alle 3,10 di stanotte, nella migliore tradizione clandestina, 300 poliziotti, carabinieri e militari hanno scortato probabilmente un travaso di materiale radioattivo dall’Itrec in Trisaia di Rotondella all’aeroporto militare di Gioia del Colle."
Ok, leggiamo un attimo il vocabolario della lingua italiana Treccani (tanto per citarne uno famoso):
 "clandestino agg. [dal lat. clandestinus (der. dell’avv. clam «di nascosto»), attrav. il fr.clandestin]. – 1. Che è fatto di nascosto, e si dice per lo più di cose fatte senza l’approvazione o contro il divieto delle autorità"
Sono solo io a pensare che definire "clandestino" un trasporto scortato da trecento poliziotti, carabinieri eccetera sia una tavanata di proporzioni galattiche? Cos'é, erano lá a loro insaputa?
"Nessuno è stato informato, l’operazione non è avvenuta in trasparenza, gli stessi amministratori e sindaci di Nova Siri, Rotondella e Policoro non sono stati informati di questo trasferimento. 
Quindi delle due una: o trecento agenti delle varie forze dell'ordine hanno agito di loro iniziativa, completamente slegati dalle autoritá locali (complottooooooo!!) oppure semplicemente i suddetti sindaci sono in cerca di consenso popolare facile.
E non c’è segreto militare che tenga: i cittadini devono essere informati di quello che accade nel proprio territorio, soprattutto se riguarda una cosa così fondamentale come le scorie radioattive. 
Ma che segreto militare! Una delle misure di sicurezza comunemente adottate per i trasporti pericolosi é proprio quella di non spargere troppo la voce, evitando cosí di fornire dettagli sul trasporto a potenziali terroristi o anche semplicemente attivisti che, con le loro proteste, potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza del trasporto e la propria incolumitá. Da cui deriva facilmente: la cosa migliore é trasportare il materiale nottetempo, quando la maggior parte della gente dorme e il rischio di incidenti stradali/ferroviari é minimizzato. I comuni hanno poi normalmente a disposizione un piano da attuare in caso di emergenza con un trasporto di materiale pericoloso, che vale per tutti i trasporti ovviamente! Qui un esempio dettagliato per il Lazio.
Ma secondo la nostra espertissima parlamentare pentastellata no, non si fa cosí! La prima cosa da fare per tutelare la sicurezza della gente in questi casi é avvisare tutti, proprio tutti! Grazie, On. Liuzzi, meno male che c'é Lei che insegna a quegli ignoranti di Trisaia come si gestiscono i materiali pericolosi.
Lo spostamento dovrebbe riguardare delle barre di Elk River che sono state trasferite in Basilicata tra il 1969 e il 1971. Se tali barre sono state trasportate, hanno bisogno di contenitori speciali, che ovviamente, portati all’aeroporto di Gioia del Colle, devono essere trasferiti via aerea. Ma questo è un trasferimento pericolosissimo che può soltanto avvenire via terra, quindi tramite ferrovia o sull’autostrada, cosa che però in Basilicata noi non possediamo. 
Benvenuta nel mondo vero, On. Liuzzi! Vuole cortesemente spiegarlo Lei agli americani che le loro barre non possono essere trasportate perché la Basilicata non possiede una ferrovia o un'autostrada che secondo Lei vada bene? Dovrebbe anche spiegar loro che gli Italiani non sono un popolo che si perde in procedure evidentemente inapplicabili, hanno normalmente la capacitá di andare oltre...tranne alcuni direi.
Quindi quale materiale è stato trasferito e per quali ragioni ? 
  Aspetti un momento. Sta dicendo che ha sollevato un polverone (ingiustificato) ma in realtá non é sicura, anzi non sa che cosa é stato trasferito e perché?
Dopo le vicissitudini di Scansano del 2003, dopo che la mia terra continua ad essere inquinata e depredata dal petrolio, noi vorremmo sapere cosa sta accadendo. Ce lo chiedono i cittadini e ce lo chiedono le associazioni. Io con questo intervento vorrei porlo all’attenzione del Viceministro dell’interno, Filippo Bubbico, che è un lucano e che deve ai cittadini una risposta. O farà come il Ministro Alfano e dirà che lui non lo sapeva ?"
A parte che Scansano sta in provincia di Grosseto (assumo sia un errore di trascrizione, nel video mi pare dica correttamente Scanzano), direi che manca la conclusione "eppoi ogni tanto grandina e ci rovina i raccolti" per vincere il campionato mondiale nel fare di ogni erba un fascio! Il petrolio c'entra come i cavoli a merenda, senza contare il fatto che se la Basilicata ne é "inquinata", allora il fatto che ne sia anche "depredata" é positivo, o no? Inquina, quindi ve lo portiamo via...stesso discorso per le barre di materiale radioattivo: secondo voi inquinano, ma quando dobbiamo portarle via vi lamentate e bloccate tutto? Ma lo siete o lo fate moooolto bene? Complimenti vivissimi.

Continuo a voler tenere la politica fuori da questo blog, ma di fronte a una tale ignoranza e populismo da parte di chi vorrebbe porsi come alternativa alla "solita" politica che ha portato l'Italia in questo stato, credo di non poter restare indifferente. Pagliacci.

venerdì 26 luglio 2013

Panorama e l’invasione degli ultrapomodori

Foto (C) Urbanlegends.com
Paolo Attivissimo segnala uno spassoso articolo di Panorama che cerca di prendere per i fondelli i lettori (non c’é altra spiegazione plausibile) propinando immagini di sedicenti pomodori mutanti provenienti dalla zona di Fukushima. L’articolo é semplicemente un condensato di corbellerie percui vale la pena esaminarlo in dettaglio:

A quasi due anni e mezzo dal terribile terremoto che sconvolse l'area di Fukushima, in Giappone, la situazione sembra ancora pericolosa. Nelle scorse ore è stata segnalata una seconda fuoriuscita di vapore dall'edificio numero 3 dell'impianto nucleare, rimasto danneggiato dal sisma, dopo quella del 18 luglio. Ma se i vertici della Tepco, che gestisce la stazione nucleare, si sono affrettati a precisare che non ci sono state conseguenze dal punto di vista delle emissioni radioattive, è allarme per le prime foto di frutta e verdura "atomiche", che stanno circolando in rete. Si tratta di pomodori, zucchine, albicocche e funghi che il Daily Mail definisce come frutta e verdura "mutanti".
E Panorama, leggendo una cosa del genere, non ha il minimo dubbio e si fida ciecamente del Daily Mail, ovviamente. Probabilmente a breve troveremo la storia di Babbo Natale pubblicata su Panorama, con la precisazione “ma l’ha pubblicata il Mail...”
Sono impressionanti, presenzato tumefazioni e sporgenze, sono molto più grandi del normale e in certi casi hanno forme inquientati, come le rape con "5 dita". Non c'è al momento alcuna prova che questi frutti e questa verdura abbiano forme simili a causa della fuoriuscuta di radiazioni dall'impianto di Fukushima, ma la coincidenza è quantomeno singolare. Il sito koreano che ha pubblicato le foto in questione non esita ad attribuire le forme della verdura all'esposizione alle radiazioni. 
Ma quale coincidenza e coincidenza. Qui c’é una bella spiegazione del perché le verdure atomiche di Panorama sono una bufala gigantesca, magari anche montata ad arte per spargere un po’di disinformazione gratuita. 
Si tratta in pratica di foto prese in vari posti sparsi per tutto il Giappone (anche ben lontano dalle aree contaminate, come a Nara o Oita nel sud del Paese) e in tempi diversi (addirittura una é del 2004 secondo la fonte). Non solo, ma alcune di esse sono mutazioni ben note e piuttosto comuni, altre addirittura sono specie vegetali a parte (come il probabile Reisetomate nella foto in alto). La citata rapa con 5 dita poi, a giudicare dai dati EXIF della foto, pare risalga a nove anni fa, ben prima dell’incidente. A parte ogni considerazione, la notizia é evidentemente costruita apposta per prendere per i fondelli i lettori e disinformare un po’. Grazie, ce n’era proprio bisogno.
Quello di Fukushima, con il terremoto di magnitudo 8.9 l'11 marzo del 2011, è stato il più grave incidente nucleare dopo il disastro di Chernobyl, nel 1986. Ma in molti ritengono che le conseguenze siano e saranno ben più gravi.
E molti altri ritengono che, a parte la zona immediatamente in prossimitá della centrale, “even in locations inside Fukushima Prefecture - no observable increases in cancer incidence are expected” ("anche in zone all’interno della prefettura di Fukushima, non ci si aspetta incrementi rilevabili nell’incidenza del cancro", traduzione mia). Ma il WHO, si sa, fa parte del grande complotto mondiale per sterminare l’umanitá a colpi di radiazioni facendo esplodere una centrale ogni dieci anni e a diecimila kilometri di distanza.
Secondo un report dell'ottobre 2012, il livello di radioattività trovato nei pesci pescati 9 mesi fa era rimasto invariato rispetto a quello di marzo 2011, quando la Tepco (Tokyo Elecrtic Power) rilevò una presenza di 254.000 becquerel al chilo di cesio radioattivo, pari a 1540 volte i limiti ammessi dalla legge per la commestibilità.
Pescati dove, nel mare davanti alla centrale? Nelle piscine di raffreddamento? Invece di lanciare allarmi generici, perché non esaminate i bollettini TEPCO e NISA nel dettaglio? Potreste scoprire che alla fine il cibo non é cosí contaminato come raccontate...
Secondo gli esperti, proprio i quantitativi di cesio riversatisi in mare dopo il sisma e lo tsunami che ne seguì, rimarranno in circolazione per decenni.
Vi diró di piú, metá esatta di quel Cesio resterá “in circolazione” per 30,17 anni, mentre l’altra metá si dimezzerá in altri 30,17 anni. Orribile.