Il Fatto Quotidiano ci informa di un’iniziativa di Bill Gates, fondatore ed ex presidente di Microsoft, relativa al finanziamento di una misteriosa tipologia di reattore nucleare “molto economico ed incredibilmente sicuro”, che “non richiede l’intervento umano e rimane sicuro in ogni situazione”. Secondo il Fatto, il reattore sarebbe in grado di minimizzare costi, rischi e produzione di scorie radioattive. Si tratterebbe di “un nuovo tipo di impianto nucleare in grado non solo di essere alimentato dai rifiuti nucleari, ma anche di funzionare per tutta la sua vita senza la necessità di un successivo rifornimento di combustibile”. Date le considerazioni entusiastiche appena elencate, il progetto, denominatoTravelling Wave Reactor (TWR), non puo’ essere definito altrimenti che “la soluzione ai problemi energetici del pianeta”
Siamo alle solite. Energia pulita, a costo irrisorio, con impatto ambientale quasi nullo e praticamente inesauribile. E dietro a tutto questo, un nome famoso come quello di Bill Gates e un progetto misterioso dal nome esotico. Gli ingredienti della bufala ci sono tutti, vediamo quindi di precisare un po’ meglio di cosa si tratta.
Cominciamo con l’aura di terribile mistero attorno all’ideona di Gates. Il Travelling Wave Reactor e’ talmente misterioso che esiste una pagina wikipedia (in inglese) che ne spiega il funzionamento in dettaglio. Dalla stessa pagina apprendiamo anche che l’idea non e’ (ovviamente!) di Gates ne’ ci sta lavorando personalmente (mica e’ un fisico nucleare o un ingegnere...lui mette solo la grana!). Non solo, si tratta di una tale novita’ che risale addirittura agli anni ’50, per essere migliorata e dettagliata a piu’ riprese da numerosi scienziati e ingegneri! Il ruolo di Bill Gates e’ quello di aver aperto il portafoglio per finanziare il progetto di un TWR da parte dell’americana Terrapower LLC, un’azienda progettista di reattori nucleari spin-off di Intellectual Ventures , e di averlo dichiarato durante il TED del 2010.
Ma parliamo un po’ del reattore. Si tratta di un particolare tipo di reattore nucleare autofertilizzante dotato di grande autonomia grazie al fatto che la reazione di fissione dell’atomo non avviene costantemente in tutto il reattore, ma soltanto in una piccola regione del nocciolo. Come un’onda in lento movimento, la zona “attiva” del reattore si sposta all’interno del nocciolo stesso, demolendo uranio e creando rifiuti nelle zone in cui passa e creando nuovo combustibile nelle zone limitrofe, che sara’ utilizzato quando l’onda si spostera’ di nuovo. Qui un’eloquente simulazione del reattore in funzionamento.
La creazione di combustibile avviene secondo lo stesso principio dei normali reattori autofertilizzanti: il bombardamento di uranio 235 con neutroni ad alta energia provoca la fissione degli atomi stessi generando altri neutroni; contemporaneamente, il bombardamento dell’uranio 238 (mischiato con il 235 nel reattore) lo trasforma in Plutonio 239, che puo’ a sua volta essere fissionato in seguito. Per fare un paragone, e’ come pensare di riempire il serbatoio della propria automobile con una miscela di benzina e acqua ed ottenere, dopo il funzionamento, gas di scarico al posto della benzina e gasolio al posto dell’acqua. Nei normali reattori autofertilizzanti tuttavia, il “gasolio” (Plutonio) prodotto non puo’ essere sfruttato dal reattore e deve essere scaricato e utilizzato in reattori di diversa concezione, un po’ come il gasolio non puo’ essere bruciato nei motori a benzina. Nel TWR sembra tuttavia che cio’ sia possibile, incrementando enormemente l’autonomia del reattore.
Un altro vantaggio di questo tipo di reattori (tutti gli autofertilizzanti, non solo il TWR) e’ che, bombardando le loro stesse scorie con in neutroni in eccesso dalla reazione di fissione, contribuiscono a trasmutarle in elementi meno radioattivi, oppure con vita media piu’ breve, riducendo il volume di scorie ad alta intensita’ e la durata della radioattivita’ nelle scorie stesse.
Gates sta dunque finanziando un progetto che risolvera’ i problemi energetici di tutto il mondo? Non proprio. Il progetto ha indubbiamente i suoi vantaggi, molti dei quali sono gia’ presenti nella tecnologia nucleare attualmente in uso. Sarebbe sufficiente aprire gli occhi e smetterla di vedere l’energia nucleare con gli occhi dell’ignoranza e del pregiudizio, per sfruttare una fonte di energia abbastanza pulita, affidabile, economica e potente. Ma il TWR costituisce un ulteriore passo avanti nella soluzione dei punti deboli dell’attuale tecnologia nucleare.
Naturalmente, ne’ il nucleare attuale ne’ il TWR potrebbero mai risolvere tutti i problemi energetici del pianeta: occorre ancora una volta abbandonare gli schemi mentali infantili della serie “nucleare contro rinnovabili” e perseguire il giusto mix energetico di tutte le fonti. In questo contesto, il progetto TWR potrebbe rendere ancora piu’ efficiente la tecnologia nucleare, forse convincendo alcuni scettici della sua importanza nel panorama energetico futuro. Speriamo!