Un po’ per
scarsitá di notizie eclatanti e un po’ per mancanza endemica di tempo da
dedicare agli sbufalamenti, mi limito a pubblicare un rapido aggiornamento
sulle principali perle che ho visto passare nei mesi scorsi.
Il WHO pubblica il rapporto con le stime degli
effetti di Fukushima: Il World Health Organisation ha pubblicato qualche tempo fa un rapporto
(disponibile qui in versione pdf integrale) contenente le stime
sugli effetti a lungo termine delle radiazioni liberate da Fukushima, ottenute
mediante la solita teoria LNT. Ricordo che la Linear No Threshold fu creata
allo scopo di fornire uno strumento (molto) conservativo per la stima degli
effetti delle radiazioni ionizzanti al solo scopo di dare numeri di riferimento
all’industria nucleare e permettere agli ingegneri di dimensionare i reattori
in piena sicurezza. Ciononostante, anche usandola a sproposito, partendo da una
stima di 12 - 25 mSv all’anno nelle zone piú colpite e per il primo anno, il
WHO ha ottenuto una stima degli effetti delle radiazioni emesse che si riassume
nella frase “The present results suggest
that the increases in the incidence of human disease attributable to the
additional radiation exposure from the Fukushima Daiichi NPP accident are
likely to remain below detectable levels.” (“I risultati presentati suggeriscono che l’incremento di incidenza di malattie umane attribuibili alla
esposizione addizionale alle radiazioni dell’incidente all’impianto di
Fukushima Daiichi rimarranno probabilmente al di sotto dei livelli minimi
rilevabili”- traduzione mia a senso). Faccio solo notare che il prode
Bertaglio, sul Fatto quotidiano di qualche giorno fa, é riuscito a citare, dell'intero rapporto, l’unica frase un
po’ da spiegare, decontestualizzarla per bene e spargere un po’ di terrore
gratuito. Parlo di “Rischi di cancro
alla tiroide aumentati del 70% per le future donne di Fukushima (dati
Oms)”, che detto cosí sembra catastrofico. Leggendo il rapporto un po’
meglio, si tratta di un aumento (stimato applicando una relazione
matematica conservativa basata su condizioni limite) di circa +0,5% in
tutta la vita, ma siccome in Giappone la dieta alimentare consente un’incidenza
bassissima di questo tipo di tumori (circa 0,25% su tutta la vita) ne deriva
un aumento relativo del 70% o piú. Ovvero, se mangio una banana l'anno in media e un giorno decido di mangiare una extra, avró un aumento del 100% per quell'anno. Come mistificare la realtá.
Qui
un bel commento (in inglese) sul secondo compleanno di Fukushima che chiarisce un po' meglio le cose.
L’era del cinghiale bianco (ma radioattivo): secondo La Stampa e Il Fatto Quotidiano, sono state identificate tracce di Cesio
137 su campioni prelevati da Cinghiali della Valsesia con livelli fino a 5621
Bq/Kg, a fronte di una soglia di attenzione di 600 Bq/Kg. Livelli di attivitá
del genere, pur da irraggiamento interno, non comportano grossi effetti sulla
salute né dei cinghiali né di eventuali esseri umani che se ne nutrano, tuttavia
i chinghiali sono “animali sentinella delle condizioni di inquinamento
dei territori in cui vivono” come spiega Aldo Grasselli,
segretario nazionale del Sindacato italiano veterinari medicina pubblica
(Fonte: il Fatto) percui la presenza di Cesio in quantitá rilevabili potrebbe
significare che i territori sono inquinati da questo elemento (il Cesio 137 ha un tempo
di dimezzamento di circa 30 anni). É interessante ricordare che, in tutt’altro
contesto politico e sociale, fu tramite il rilevamento di Iodio 131 e Cesio 137 nell’acqua
piovana che il mondo non-sovietico venne a conoscenza dell’incidente di
Chernobyl. Giusto quindi indagare quale ne sia la fonte, come sta facendo il Ministero della Salute
tramite i mezzi competenti.