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Girando in rete
per l’ennesimo sbufalamento, mi sono imbattutto in questo blog. La tesi
é talmente assurda che mi ha messo di buonumore: in sostanza l’autore lancia
l’ipotesi che il vapore emesso dalle torri di raffreddamento delle centrali
nucleari non sia del tutto innocuo. Fin qui, niente di nuovo: ne ho sentite di
cotte e di crude sull’argomento. Gente che sottolineava che la radioattivitá
emessa dal vapore (che arriva da circuiti separati rispetto all’acqua che
attraversa il reattore), pur essendo numericamente molto minore di quella
dell’acqua di mare o del corpo umano, non é comunque pari a zero (grazie tante, si chiama fondo naturale). Altri che ipotizzavano impatti ambientali
gravissimi a causa del calore smaltito in questo modo dalle centrali in
atmosfera (o nelle acque di fiume, che per progetto non superano +1 grado
centigrado di incremento termico a seguito del rilascio). Questa volta peró
l’autore ha superato il limite del ridicolo, spingendosi oltre l’esilarante:
dopo aver eseguito furiosi calcoli (disponibili in un foglio excel scaricabile),
é riuscito a sommare l’ipotetico rilascio di vapore di tutte le centrali nucleari
francesi, ottenendo un totale annuo. A questo punto, l’ovvia ipotesi é stata
che tutte queste nuvole di vapore acqueo non si disperdessero ai quattro venti
(cosa piú probabile per ammissione dello stesso autore del blog), ma che ci
fosse l’ipotetica possibilitá che esse, per un gioco di venti, si
concentrassero tutte in un punto, provocando ovviamente sfracelli, alluvioni
ecc.
Ovvio, se devi dare addosso al nucleare mica puoi
pensare che provochino una sana pioggerellina fertilizzante, devono per forza
combinare un disastro, no? Da ultimo, come nella peggiore quartina di Nostradamus, il nostro eroe dei voli pindarici si prodiga in un nesso causale “inquietante”: “Queste ipotesi mi sembrano confermate dai dati statistici dei disastri alluvionali che negli ultimi decenni si stanno verificando nel Centro Europa. Il Sud della Francia, zona classificata storicamente come a bassa piovosità, sta paradossalmente soffrendo di fenomeni di auto-generazione temporalesca.”
Ma c'é di piú! “Mi è lecito ancora ritenere che l'intensificarsi di queste precipitazioni nel Centro Europa, scaricando oltralpi la nuvolosità delle correnti provenienti dal Nord, riducano sensibilmente la piovosità in Val Padana, dove, nonostante i vari episodi di disastrose inondazioni, negli ultimi decenni si registra una siccità generalizzata dell’ordine del 20 %, soprattutto nel Veneto”.
Fatemi capire: le nubi di pioggia (sic) generate dalle centrali nucleari “scaricherebbero” (mah!) le perturbazioni provenienti dal nord Europa, provocando siccitá in Italia?
Sono sbalordito da quello che riesce a fare l'ideologia col paraocchi. Spero che questo signore stia scherzando, altrimenti il consiglio che mi sento di dargli é di provare a cercare impiego come astrologo (sicuramente tutto ció fa curriculum!). A proposito, chissá se ha considerato l’influenza del transito di Venere sulla redistribuzione delle nubi sopra la Francia?