Segnalo ai lettori il blog di Paolo Attivissimo, che stamattina parla della scoperta, in realtà più vecchia, di una sorta di reattore nucleare artificiale. Si tratta naturalmente di una montagna contenente una vena di minerale uranifero. Poichè un tempo l'arricchimento in 235 dell'uranio naturale era maggiore di oggi (a causa della differenza nelle costanti di decadimento, tali per cui il 235 decade più rapidamente del 238), in determinate condizioni la vena di uranio si "accendeva", avviando una reazione di fissione nucleare spontanea! Ciò avveniva in particolare in presenza di infiltrazioni d'acqua, per esempio durante un temporale.
Oltre al valore folkloristico della scoperta, esiste un'utilità pratica per la scienza nucleare umana: dopo due milioni di anni, ci è possibile verificare che i prodotti di fissione (cioè le scorie) prodotte da questo reattore naturale NON hanno contaminato minimamente l'ambiente circostante, nonostante fossero abbandonate a loro stesse. Ciò conferma che il trattamento (a maggior ragione perchè controllato) delle scorie nucleari è assolutamente possibile e molti dubbi avanzati sulla sicurezza dei rifiuti nucleari dovrebbero probabilmente essere molto ridimensionati.
Sul blog di Attivissimo trovate tutte le informazioni necessarie: http://attivissimo.blogspot.com/2010/09/reattori-nucleari-fossili-non-e-una.html
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