giovedì 1 agosto 2024

Sbufalatore Vintage: post mai nato risalente al 2014

Pubblico questo post, scritto nel lontano settembre 2014, e basato su un post di quell'epoca di Atomic Insights. Riporto il post così com'era, senza modifiche.

"Ai tempi del governo Craxi, l’interesse congiunto dei poteri economici di petrolio e gas approfittarono della corruttibilitá del governo e dell’impatto emotivo dell’incidente di Chernobyl per porre una pietra tombale sulla storia del nucleare italiano, eliminando uno scomodo concorrente. Nel tempo, la crescente industria delle rinnovabili ha trovato facili alleati negli stessi poteri, che l’hanno lasciata crescere ben consapevoli che non avrebbe mai potuto far loro una reale concorrenza mentre avrebbe contribuito a dare l’impressione all’opinione pubblica che l’Italia stava muovendosi verso le fonti di energia pulite.
Con il potere della stampa italiana in mano ai due gruppi economici, questi filibustieri sono riusciti a creare una vera e propria mentalitá, a colpi di luoghi comuni e considerazioni superficiali, che pone il nucleare come opzione sporca, pericolosa e in mano a fantomatiche “lobbies” in contrapposizione alle fonti rinnovabili, pulite ma necessarie di ricerca e fondi. Contrapposizione ovviamente assurda dal punto di vista tecnico, il che motiva il fatto che la lobby oil&gas non le tema in termini di concorrenza.
Questo bel giochino politico é riuscito a 1) stroncare un’industria nucleare che stava raggiungendo livelli di prestigio internazionale, dava lavoro a giovani talenti in mansioni di concetto e serviva la nazione nel produrre energia pulita e affidabile 2) a mantenere i prezzi dell’energia alti, giustificando non solo l’impiego di petrolio e gas nonostante i prezzi in costante ascesa, ma caricandoci ancora sopra ingenti addizionali da destinarsi allo sviluppo delle rinnovabili. Il prezzo alto dell’energia, tuttavia, é uno dei maggiori ostacoli alle industrie internazionali nell’investire in Italia, nonché uno degli incentivi per quelle italiane a delocalizzare; questo ha prodotto, nel tempo, delocalizzazione e crisi dell’offerta di lavoro.
La cosa che piú mi amareggia in tutto ció é la completa ignoranza con la quale la maggior parte degli italiani seguono bovinamente ció che é stato loro imposto dal sistema, perdipiú ritenendo con ció di “pensare con la loro testa” e di “essersi informati” perché hanno dato ascolto al bombardamento continuo, su piú fonti, di informazioni pilotate. Essi pretendono di essere “alternativi” perché non seguono la massa e sono “contro il nucleare”, senza rendersi nemmeno conto che la “massa” che citano, in realtá, non esiste e non é mai esistita! Sono loro la “massa” inconsapevole e bovinamente pilotata da questo gioco al massacro.
Peggio ancora, ormai il concetto stesso di dibattito é sparito in Italia. É diventata tutta una questione di “schieramenti politici” e di tifoserie opposte, ciascuna impegnata a dimostrare all’altra che ne sa di piú invece di ascoltarne le ragioni. Qualsiasi cosa é trattata con la domanda “sei a favore o contro?” invece di spiegarla ed elencarne serenamente pro e contro. E quando il dibattito si gioca su quel campo, tutto é perduto."

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