La Stampa scriveva recentemente che “Inizia
oggi a Colmar, nell’est della Francia, il processo agli attivisti di Greenpeace
che il 18 marzo avevano tentato un’irruzione nella centrale nucleare di
Fassenheim, in Francia. Tra gli imputati, in tutto 55, ci sono anche sette
italiani.”
Poverini. Stando all’articolo, questi signori si erano permessi di sfondare
i cancelli della centrale ed arrampicarsi sull’edificio reattore per appendere
uno dei loro striscioni. Come dire, forse era vietato (oltreché pericoloso)
introdursi in quel modo nella centrale?
Beh, ora questi 55 Fessacchiottenheim
sono stati arrestati e dovranno rispondere di fronte a un giudice,
probablimente per violazione di proprietá privata e altre simpatiche accuse.
Molti di essi, poi, essendo cittadini extracomunitari, sono stati anche banditi
dal rientrare in Europa, sicché se avevano un lavoro in Francia molto
probabilmente lo perderanno per via di questa bravata. Ah, l’intelligenza
superiore dell’attivista di Greenpeace!
Beh, guardate: siete liberi di fare sit-in di protesta e campagne di (dis)informazione, nonché credere ciecamente ai
luoghi comuni senza approfondire e capire un tubo di come si produce l’energia
e di cos’é veramente la radioattivitá. Violare una proprietá privata peró,
quale ne sia il fine, continua ad essere reato e pertanto, se lo fate, finite
nei guai. Provate un po’ a pensare altrimenti: io potrei tranquillamente
invadere casa vostra impunemente, magari sostenendo che un mio trisavolo andava
ad allevare le pecore sul terreno in cui sorge la vostra arrogantissima
abitazione.
Breve nota a margine: per ragioni a me oscure, pare sia difficilissimo
riportare correttamente il nome di “Fessenheim”, vedi post precedente sulla
stessa centrale. Possibile? Basta cercare con Google...o forse anche certi giornalisti sono un po' Fessenheim?
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