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martedì 31 luglio 2012

L’energia nucleare approda nello spazio


Secondo WNN, la Nasa sta rivolgendo la sua attenzione verso l’uilizzo dell’energia nucleare per l’esplorazione spaziale. L’idea é di impiegare l’energia dell’atomo per produrre elettricitá nelle future basi spaziali sulla Luna o su Marte, dove l’impiego dei pannelli fotovoltaici come avviene nello spazio appare poco fattibile per via delle lunghe notti lunari (14 giorni terrestri di durata) e della distanza di Marte dal Sole.

Il macchinario progettato dalla Nasa é costituito da un piccolo reattore a fissione in grado di riscaldare un fluido misto di sodio e potassio liquidi. Il fluido refrigerante viene poi convogliato in due generatori Stirling complementari da 40KW elettrici ciascuno che sfruttano la differenza di temperatura tra il fluido e l’ambiente esterno per generare elettricitá. Data la mancanza di atmosfera, sulla Luna il rendimento di queste macchine sará portato all’estremo, mentre per la dissipazione del calore in eccesso saranno utilizzati grossi radiatori da circa 100 metri quadri di superficie. Un test effettuato dalla Nasa con un generatore da 2.3 KW fa pensare che il macchinario sia in grado di funzionare fino a 8 anni incustodito. Una prima previsione per la data di impiego é il 2020.

Anche il rover marziano Curiosity che atterrerá sulla superficie marziana fra qualche giorno presenta una novitá di carattere nucleare: invece del solito pannello fotovoltaico per alimentare i sistemi di bordo, il rover porta con sé un generatore a radioisotopi analogo a quelli presenti sulle sonde Viking degli anni ’70. Sfruttando il decadimento spontaneo di 4,8 Kg di ossido di Plutonio 238, il generatore é in grado di alimentare il rover con 2,7Kwh di energia al giorno (112.5 Watt di potenza) per una durata minima prevista di 14 anni.  

Anche la Cina prevede il lancio di una sonda a energia nucleare, la Chang 3, per l’esplorazione della Luna, con l’incarico di prelevare esemplari di roccia ed esaminare il suolo lunare con un radar. Il lancio é previsto nel 2013.

Ma il progetto piú ambizioso riguarda la Russia, alle prese con un nuovo modello di propulsore a energia nucleare per sostituire i razzi vettori convenzionali. In passato, c’era giá stato un tentativo da parte degli  Stati Uniti, che avevano progettato i razzi NERVA, poi accantonati per decisione dell’amministrazione Nixon nel 1972 (Fonte: Wikipedia). Questa volta peró i Russi puntano a un propulsore al plasma alimentato da un piccolo reattore nucleare raffreddato a gas per la produzione dell’elettricitá necessaria. Questo dovrebbe garantire, secondo il responsabile del Keldysh Research Centre Anatoly Koroteev, una spinta fino a 20 volte quella di un razzo convenzionale. Il collaudo é previsto per il 2018 e la parte nucleare é affidata alla Russa Rosatom. (WNN)

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