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lunedì 28 marzo 2011

La situazione in Giappone

Dopo un weekend intenso, torno a seguire la situazione della crisi nucleare giapponese con questo lungo ma (mi auguro) interessante  post.

Durante il weekend, la situazione sembra essere precipitata al reattore 2 di Fukushima Daiichi: era già chiaro da almeno una settimana che la camera di soppressione del reattore 2 era fessurata (danneggiata dall’esplosione d’idrogeno?) ma ora i tecnici si pongono il problema della rimozione dell’acqua, altamente radioattiva, presente in alcuni locali degli edifici della centrale. La stessa acqua aveva causato ustioni ai piedi a tre tecnici della centrale, due dei quali erano stati  ricoverati.  Kyodo News dice che TEPCO ha affermato che la concentrazione di sostanze radioattive nella piscina di decadimento del reattore 2 era 100.000 volte quella normale per l’acqua in un nocciolo radioattivo, correggendo la precedente stima di 10 milioni di volte. Diciamo pure che, detto così, è abbastanza vago: quale sarebbe la “radioattività normale per l’acqua in un nocciolo radioattivo”? Non è facile dirlo, dipende da quanto ha lavorato nel reattore, se le guaine delle barre non si sono fessurate (sto parlando di normale funzionamento) ecc.

Per fortuna, il rapporto Nisa è molto più chiaro e schietto. Ometto le informazioni riferite a eventi antecedenti il 24 marzo (li trovate in questo vecchio post) per praticità; questa è la situazione di ieri (27/3):

Reattore 1: continua a generarsi un debole pennacchio di vapore e si continua ad iniettare acqua nel nocciolo. I rilevamenti di radioattività mostrano, nell’acqua stagnante che si trova sul pavimento dell’edificio turbine, una concentrazione di 2.1×105Bq/cm3 di iodio-131 e 1.8×106Bq/cm3 di Cesio-137. Tradurre questi valori in una dose equivalente (mSv/h) per chi sta lì intorno è piuttosto difficile; il risultato dipende infatti dal tipo di radiazioni emesse, dalla distanza, dalla schermatura e dal tempo di esposizione (queste ultime sono le famose “tre medicine” della radioprotezione). Spero di pubblicare presto qualche breve dritta su come si misurano le radiazioni, cosa sono e cosa fanno.

Reattore 2: anche qui prosegue l’emissione di un preoccupante pennacchio di vapore, pennacchio che non ha cessato di fuoriuscire nemmeno dopo la robusta iniezione di acqua nelle piscine di decadimento (chiaro segno che non sono loro ad emetterlo, ovvero ulteriore conferma della fessurazione del contenimento). La corrente è stata ripristinata alla sala controlli e si continua ad iniettare acqua per raffreddare il reattore.

Reattore 3: anche qui c’è un pennacchio di vapore che esce, nonostante l’iniezione continua di acqua di mare e altra acqua portata dai vigili del fuoco di Tokio e di Kawasaki.

Reattore 4: altro pennacchio di vapore, altra iniezione di acqua (di mare e non). Ricordo soltanto che questo reattore era spento al momento del terremoto, dunque in questo caso il pennacchio di vapore può arrivare soltanto dalle piscine di decadimento, contenenti un intero nocciolo esaurito (in pratica un centinaio di tonnellate di scorie ad alta attività).

Reattore 5: il 24 marzo nel pomeriggio è stato ripristinato il sistema di raffreddamento temporaneo e l’alimentazione elettrica fornita è quella normale da rete elettrica. Per il resto nessun problema.

Reattore 6: anche questa unità ha dal 25 marzo scorso l’alimentazione elettrica da rete. Nessun problema da segnalare.

In aggiunta, il rapporto Nisa parla di un’analisi eseguita il 26 marzo nel canale di scarico dell’acqua e nei suoi dintorni, dicendo che sono stati rilevati 74 Bq/cm3 di Iodio-131. Si tratta di un valore “1850,5 volte il limite di concentrazione della radioattività nell’acqua fuori dall’area a monitoraggio ambientale”, che fa pensare che il mare di fronte a Fukushima sia stato ormai contaminato.

Il paragrafo successivo del rapporto Nisa parla poi delle contaminazioni rilevate finora e dice:

1) esposizione della popolazione:

- su 133 evacuati dall’ospedale di Futaba (prefettura di Miyagi), 23 contavano più di 13.000 cpm (conteggi al minuto, cioè radiazioni emesse al minuto e rilevate da un contatore geiger) e sono state decontaminate (leggi: doccia, per lavare via le particelle radioattive responsabili della contaminazione e riportare quindi i livelli di radioattività dei loro corpi alla normalità).

- 9 dei 100 residenti evacuati dal paese di Futaba sono stati trovati contaminati. Di questi: 5 pochissimo, 1 aveva 18.000 cpm, 1 ne aveva 30.000-36.000, un altro 40.000 e un altro ancora poco meno di 40.000.  Attenzione, questi valori sono stati rilevati senza le scarpe; se ho capito bene, con le scarpe il rilevamento era per tutti pari a 100.000 cpm (qualcosa mi dice che i poveretti arriveranno a destinazione scalzi).

- nella città di Okuma (pref. Fukushima), lo screening di 162 persone ha portato a 110 persone sotto il livello soglia di 6.000 cpm (100 cps, conteggi per secondo), mentre 41 erano a 6.000 o più. Successivamente è stato impostato un valore di riferimento di 13.000 cpm e qui cito testualmente il rapporto (traducendolo) perchè è abbastanza interpretabile: “quando il valore di riferimento è stato alzato a 13.000 cpm più tardi, 8 persone erano ad un livello inferiore a 13.000 cpm e 3 persone erano a un livello di 13.000 cpm o più.  Le 5 persone esaminate sul totale di 162 sono state trasportate in ospedale dopo essere state decontaminate”. [sic]

- l’analisi del personale degli ospedali nell’area di evacuazione entro 10 km da Fukushima Daiichi ha portato a rilevare 3 persone con un “livello elevato di conteggi” (cioè alti cpm, ma non si dice quanti). Lo scansionamento di 60 vigili del fuoco impegnati in attività di trasporto ha portato a 3 casi di radioattività maggiore di due volte il fondo naturale; per questa ragione, tutto il contingente è stato decontaminato.

- lo screening portato a termine nella prefettura di Fukushima, iniziato il 13 marzo ha portato a esaminare 91.768 persone, delle quali 98 sono state trovate contaminate con più di 100.000 cpm. Tolti i vestiti, il conteggio è sceso sotto 100.000 cpm e “non c’è stato nessun caso di problemi di salute”[sic].

- altri (in breve): 2 poliziotti sono stati decontaminati (senza conseguenze ulteriori), 4 membri della self-defence force sono stati feriti dal crollo del tetto di una delle centrali durante le esplosioni (ma senza conseguenze radiologiche) e l’esame della tiroide, eseguito il 24 marzo su 66 bambini da 1 a 15 anni non ha portato a valori rilevanti.

2) esposizione dei lavoratori:

- tra i lavoratori impegnati a Fukushima Daiichi, 19 persone sono state esposte a livelli di dose superiori a 100 milliSievert. Tra questi i 3 lavoratori impegnati a posare cavi elettrici nel locale turbine del reattore 3 che si sono presi più di 170 mSv  il 24 marzo.

- per due dei tre lavoratori sopra indicati, è stata confermata la presenza di materiale radioattivo attaccato alle gambe (colgo l’occasione per spiegare che cosa si intende per “contaminazione” radioattiva: un conto è prendersi una dose di radiazioni, un altro avere del materiale radioattivo appiccicato al corpo, che emette costantemente. Solo in quest’ultimo caso si parla di contaminazione) e per questo motivo sono stati trasportati in ospedale a Fukushima e poi nella prefettura di Chiba. Al termine delle analisi, il livello di dose ricevuta alle gambe è risultato essere tra 2 e 6 Sievert, presumibilmente da raggi beta. Attenzione! Non è una dose al corpo intero, ma solo alle gambe: la dose al corpo intero interpreto essere i 170 mSv dichiarati inizialmente (che infatti NON sono una dose da ustioni, mentre sopra il Sievert sì).

- la dose calcolata per la superficie dell’acqua in cui i tre lavoratori hanno messo i piedi è di 400 mSv/h (immagino pucciandoci i piedi dentro...), e da un’analisi dei raggi gamma emessi da un campione di quell’acqua è emersa un'attività pari a 3.9×106 Bq/cm3 in totale (cioè circa l’attività di un milligrammo di Radio-226).
Ci sono poi altri feriti per cause non radiologiche, come ad esempio i 4 lavoratori feriti dal crollo del tetto di un edificio della centrale durante  le esplosioni. Interessante è il fatto che i livelli di riferimento di radioattivià sono stati portati da 40 Bq/cm3 di gamma (6.000 cpm) a 1 microSv/h, pari a circa 100.000 cpm a 10 cm di distanza.Questo confronto, tratto pari-pari dal rapporto Nisa, può dare una vaga idea della conversione tra grandezze (ma stiamo sempre confrontando patate con carote, quindi prendetela con le pinze!).

Segnalo ancora le interessanti animazioni pubblicate da Il Corriere della Sera (quantunque non molto aggiornate...) e Kyodo News che segnala l’ennesima dichiarazione di Yukio Edano (TEPCO) a riguardo del fatto che l’acqua radioattiva arriverebbe dalla fusione almeno parziale del nocciolo (è da una settimana che s’era capito). Sempre Kyodo News riporta una nuova scossa di assestamento alle 9:41 di stamattina, ora locale (“soltanto” grado 6,5 della scala Richter...ricordo che quello che ha raso al suolo L’aquila era poco meno del grado 6).

Segnalo infine i dati dei rilevamenti di radioattività per prefettura, aggiornati a intervalli regolari dal MEXT (Ministry of Education, Culture, Sports, Science and Technology – Japan). Sono in forma tabulare nei pdf linkati (scaricabili a piacere), corredati di schemino animato sui livelli normali di radiazioni.

3 commenti:

  1. ciò che dà particolarmente ai nervi di tutte le notizie che circolano è la frequenza elevata di frasi al condizionale come "non dovrebbe essere pericoloso per la salute" e simili, per non parlare delle dichiarazioni contraddittorie che sono un capitolo a parte

    la realtà è che gli studi sugli effetti delle basse radiazioni (come quelli tedeschi citati da Report), a differenza degli studi sugli effetti delle alte radiazioni, sono assai limitati (guarda caso) e assai poco pubblicizzati (riguarda caso)

    Uno studio russo recente ha dimostrato che l'incidenza dei tumori tiroidei nell'area circostante Chernobyl NON è calata dopo 25 anni e tutto ciò alla faccia di quei sapientoni che dicono come lo iodio non sia pericoloso perché decade in pochi giorni!
    È evidente che ci sono altri fattori in gioco che non sono ancora stati scoperti, direi

    Tutto ciò, unitamente alle prove a carico di Tepco (e non solo loro) che dimostrano come quest'azienda abbia fornito ripetutamente dati falsi sulle emissioni radioattive, sulla manutenzione (anzi questa è stata ridotta come è noto dall'ultimo Presidente, quello attualmente in ospedale, proprio allo scopo di ridurre i costi di gestione, cosa per la quale ha ricevuto premi ed elogi), sulla resistenza ai terremoti (soprattutto dopo l'ultimo sisma giapponese e i conseguenti avvertimenti dell'AIEA)e altre analoghe questioni critiche, genera un alto livello di sospetto su tutta la vicenda e un grado elevato di avversione verso questa tecnologia che a parte tutto lascia ancora senza risposta la madre di tutti gli incubi ovvero la sistemazione in sicurezza delle scorie (vedasi ad es. la miniera di Asse)

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  2. "Uno studio russo recente ha dimostrato che l'incidenza dei tumori tiroidei nell'area circostante Chernobyl NON è calata dopo 25 anni e tutto ciò alla faccia di quei sapientoni che dicono come lo iodio non sia pericoloso perché decade in pochi giorni!"
    Interessante, puoi darmi un link o un nome per cercare questo studio?
    Comunque lo iodio-131 decade in Xeno-131 (che è stabile) con un tempo di dimezzamento di 8 giorni, è un fatto fisico (non vuol dire che 8 giorni dopo è sparito, il decadimento è esponenziale!). Se l'incidenza di tumori non è diminuita dopo 25 anni allora c'è sicuramente un motivo diverso, che potrebbe essere legato allo stile di vita, all'inquinamento di Kiev o a qualunque altro motivo non necessariamente radiologico.

    "come quelli tedeschi citati da Report" Credo tu stia parlando del KIKK Studium citato da Presa Diretta del 19/09/2010; se ti interessa ho scritto un post di commento in proposito.

    "prove a carico di Tepco" quali?

    "a parte tutto lascia ancora senza risposta la madre di tutti gli incubi ovvero la sistemazione in sicurezza delle scorie (vedasi ad es. la miniera di Asse)"
    Per favore, non facciamo di ogni erba un fascio: TEPCO e le sue (presunte) irregolarità sono una faccenda, le scorie un'altra. La sistemazione delle scorie nucleari, per inciso, è un incubo solo in Italia: all'estero è un problema risolto solo in parte...

    Un consiglio: evita certi programmi televisivi costruiti apposta per portare avanti un'idea e spalmare "fango" su chi la pensa diversamente (sia di destra che di sinistra). Non aiuta a farsi un'idea dei termini esatti di un problema.

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