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sabato 19 marzo 2011

Aggiornamento sullo stato giapponese

Secondo varie fonti la situazione nella parte di Giappone interessata dai problemi delle centrale di Fukushima rimane stabile. Squadre di tecnici stanno ora cercando di riattivare i sistemi di raffreddamento di alcuni reattori colpiti: secondo NHK TV, il generatore di emergenza del reattore 6 era stato usato finora per alimentare i sistemi di ricircolo dell'acqua nelle piscine di decadimento dei reattori 5 e 6 (si è rivelato ovviamente insufficiente a gestire entrambe le piscine di decadimento dei due reattori, ma ha contribuito a evitare surriscaldamenti pericolosi come è accaduto al reattore 4). E' stato ora affiancato da un nuovo generatore e la temperatura dell'acqua al reattore 5 sta scendendo. Sono stati anche forati i tetti degli edifici 5 e 6 per rimuovere l'eventuale idrogeno in modo non esplosivo (mi chiedo se ciò comporterà rilasci di radioattività, ma penso siano comunque trascurabili rispetto alla situazione del resto della centrale).

Sempre NHK TV, insieme a Kyodo News, comunicano che è stata rilevata una radioattività pari a una dose di 140 microsievert/h in un'area entro 30 km dalla centrale. Secondo gli esperti tuttavia, sebbene all'aperto una dose di questo genere sarebbe pericolosa se assorbita per la durata di un mese, non si tratta di una dose pericolosa se assorbita per pochi giorni e mitigata dalla misura dello sheltering (protezione stando chiusi in casa). In particolare nella cittadina di Namie, 30 km a NO dell'impianto di Fukushima, la radioatività presente comporta una dose di 136 microsievert/h (fonti giapponesi, riportate da NHK TV).

Sempre nella prefettura di Fukushima ed in generale in Giappone, secondo Kyodo News si registrano piccole quantità di iodio radioattivo nell'acqua potabile (77 Bq/kg a Tochigi, 2,5 a Gunma, 0,62 a Saitama, 0,79 a Chiba, 1,5 a Tokio e 0,27 a Niigata, a fronte di un livello minimo di allerta di 300 Bq/Kg). Gli esperti giapponesi assicurano che non si tratta di dosi pericolose (NHK World TV).

NHK World TV comunica infine che alcuni lavoratori della centrale sono stati esposti a una dose superiore ai limiti di legge per i lavoratori professionalmente esposti in Giappone (100 ms/anno). Una nota del TG2 italiano comunicava qualche giorno fa che il limite era stato innalzato dalla Nisa da 100 a 250 ms/anno appositamente per questa emergenza (in Italia questo è pari a 20 ms/anno).

A Tokio infine, si registra tuttora una radioattività ambientale del tutto paragonabile al fondo naturale.

1 commento:

  1. Io mi domando perchè minimizzare una situazione che l'AIEA stessa, non Greenpeace, definisce tuttora (21 marzo) molto grave, al punto che si è innalzato il livello da 4 a 5 (in una scala fino a 7)?

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