Anche Orizzonte scuola riprende il medesimo articolo, traducendolo semplicemente in italiano.
Il fatto che un diciassettenne realizzi un dispositivo in grado di ottenere un plasma è senz'altro un risultato notevole per la sua età, per cui non stupisce il voto alto e i complimenti entusiastici. Qui finisce però la sensazionalità dell'impresa: ottenere un plasma da un gas a bassissima pressione applicando una differenza dai potenziale è infatti relativamente facile. L'esempio più facile di questo fenomeno è forse un tubo al neon, che contiene neon a pressione bassissima e, applicando appunto una differenza di potenziale, lo scalda rapidissimamente a circa 5000 gradi, facendogli raggiungere lo stato di plasma ed emettendo luce. Niente di mai visto quindi, a meno che i neutroni menzionati distrattamente a inizio articolo come obiettivo del lavoro di Mencarini siano stati veramente ottenuti: ottenere dei neutroni da un plasma potrebbe significare che effettivamente ci sono state delle fusioni nucleari, anche se è ben difficile capire i meccanismi dal momento che non sappiamo nemmeno che gas il giovane abbia usato. Resta inoltre la stessa grande perplessità che vale per i vari esperimenti di fusione fredda: la fisica ci dice che, a pressioni di quel tipo, occorre portare le particelle del plasma (che supponiamo costituito da isotopi di idrogeno) a temperature dell'ordine di 100 milioni di gradi per poter vedere delle fusioni nucleari; fondere gli stessi atomi alle temperature ottenibili da una semplice differenza di potenziale "da presa elettrica" senza compensare con pressioni folli è semplicemente in contraddizione con la fisica che conosciamo.
Ancor meno realistica è poi l'idea che un dispositivo del genere possa insegnare qualcosa a chi studia la fusione nucleare da decenni, per non parlare dell'idea che possa essere sfruttata per produrre energia elettrica: la differenza di potenziale necessaria per creare il plasma è sicuramente di gran lunga maggiore di quella che un alternatore collegato a una turbina a vapore può mai generare a partire dal calore della fusione nucleare indotta nel dispositivo, e questo è proprio il grandissimo ostacolo che gli ingegneri tentano di superare al momento con i vari dispositivi sperimentali come ITER.
Insomma, complimenti al ragazzo che promette sicuramente bene, molto meno a Interesting Engineering che spaccia una tesina di maturità per una scoperta scientifica di portata secolare.
PS: tutti i link nella pagina di IE sembrano portare alla notizia che la Cina sta costruendo il primo reattore nucleare al Torio; splendida notizia, peccato c'entri come i proverbiali cavoli a merenda con la fusione di Mencarini.
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