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martedì 7 aprile 2020

Incendio nell'area di Chernobyl: radiazioni a livello del fondo naturale italiano

La Stampa ed altre testate giornalistiche riferiscono di un incendio nell'area della ex centrale di Chernobyl che ha fatto aumentare il livello di radiazioni locali fino a 16 volte. La Stampa in particolare riferisce di un tal Yegor Firsov, "capo del servizio di ispezione ecologica ucraino" che mostra un filmato del proprio contatore Geiger "che segna valori di 0,14 e poi 2,3, quindi 16 volte superiori rispetto a quelli abituali". La Stampa non lo dice, ma anche soltanto guardando la foto sul loro articolo, abbiamo conferma che si tratta di microSievert/ora.

Basta una moltiplicazione dunque per capire che stiamo parlando di un minimo di 1,23 ed un massimo di 20 milliSievert/anno, oltretutto presumibilmente per la durata di pochi giorni. Ricordo che il fondo naturale di radiazioni medio in Italia è circa 2 milliSievert/anno mentre la dose massima annua per lavoratori professionalmente esposti alle radiazioni è di 20 mSv/anno in Italia (50 ad esempio negli USA). La soglia "pratica" per considerare trascurabile una dose ai fini degli effetti oncologici è di circa 100 mSv in pochi minuti, mentre quella sicuramente soggetta a effetti da sindrome acuta è sopra i 500 mSv, sempre in pochi minuti.

Affermazioni come "Altra minaccia per la salute umana in piena pandemia di Covid-19" sono dunque da considerarsi puro sensazionalismo giornalistico senza alcun fondamento nei fatti.

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