Eccoci qua, un altro di quegli articoli catastrofisti senza capo nè coda
che tentano di convincerci che la catastrofe nucleare è imminente, che i
governi e le multinazionali ci raccontano bugie, che è tutto un complotto ecc.
Protagonista dell’ennesima (pessima) traduzione in italiano di un articolo
del genere è il solito comedonchisciotte.it, citato per l’occasione da un altro
blog bufalocomplottista che si fa chiamare “La stella” (perchè una perla del
genere merita certamente di essere diffusa, no?).
Di seguito l’articolo, citato passo-passo, seguito dai miei commenti in
merito. Buona lettura.
Fukushima sta ancora emettendo
radiazioni, che si autogenerano, incommensurabili, senza limiti, come un
incorreggibile mostro Doctor Who incontrato nello spazio profondo.”
Bell’inizio! Fosse scritto in prospettiva potrebbe finire con il muso di un
incrociatore dell’Impero di Guerre Stellari che fa il suo ingresso nella
pagina. O una cabina telefonica. Certo che, se l’idea che questo signore si è
fatto sulle radiazioni di Fukushima arriva dal cinema di fantascienza, stiamo
ben freschi!
Fukushima passerà molto probabilmente alla
storia come la più grande “copertura” del XXI secolo.
Copertura? Ma se sono anni e anni che il mondo intero non si perde una
virgola di quello che sta succedendo laggiù? Volete ancora venderci la solita
menata del “meno male che ci sono i blogger che fanno informazione (cioè
spacciano bufale incontrollate per verità assolute, spaventando il prossimo
loro) perchè ci vogliono tenere all’oscuro,
è tutto un complotto!!!”. Ma per favore.
Governi e grandi aziende non si stanno
allineando con i cittadini su rischi e pericoli; ...
Allineando? Una volta che hanno comunicato i rischi (pure
conservativamente), cosa devono fare? Un dibattito pubblico coi cittadini sul
da farsi?
...allo stesso modo, la verità intrinseca,
come uno standard etico, comporta un rischio pari a quello della colla che tiene
insieme la verità e la fiducia nelle istituzioni della società.Alla fine,
questo è un esempio di come le società falliscono.
Eeeeh? Non ho capito. Standard etico? Il rischio della colla tra verità e
fiducia...cos’è, una terzina di Nostradamus? Le previsioni del tempo a Marzo?
Un cumulo di parole a caso?
“Decine di migliaia di residenti a
Fukushima rimangono in alloggiamenti temporanei più di quattro anni dopo
l’orribile disastro successo nel marzo del 2011. Alcune aree fuori dal
circondario di Fukushima hanno ufficialmente riaperto ai residenti, ma molti di
questi sono riluttanti al ritorno a casa a causa dell’aumento della diffidenza
dovuto alle affermazioni del governo sul fatto che tutto sia a posto e sicuro.”
Ah beh, certo. Le autorità dicono che si può rientrare, ma che vuoi che ne
sappiano i loro plotoni di esperti? È un complotto, vogliono farci credere che
è tutto a posto e invece ci uccideranno tra atroci sofferenze!
A parte che tra le stesse autorità c’è senz’altro qualcuno che a sua volta
è stato evacuato ed ha tutto l’interesse a rientrare a casa in sicurezza; ma
soprattutto, se avessero voluto ingannare la popolazione, non sarebbe stato più
semplice minimizzare i rilasci al fine di non evacuare del tutto la zona? Meno
pubblicità negativa per l’industria nucleare, meno dichiarazioni imbarazzanti,
meno guai internazionali...ci ho pensato solo io?
Parte di questa riluttanza ha a che vedere
con i sintomi delle radiazioni.
Sintomi? Vuol dire gli effetti...mica è una malattia!
È
insidioso perché non può essere intercettato dai sensi umani . Le persone non sono biologicamente equipaggiate
per sentire il suo potere, o vederlo , o ascoltarlo, toccarlo, odorarlo.
Ma di chi o che cosa sta parlando, esattamente? I sintomi di una malattia
sono gli effetti visibili, per definizione...cos’è insidioso allora?
Non è tutto, accumula lentamente nel corso
del tempo una moda vile che serve a nascondere gli effetti fino a che non sarà
troppo tardi.
Ma cos’è, un indovinello? Cos’è quella cosa che si accumula lentamente in modo
vile fino a nascondere i suoi effetti anche dopo si sono visti i sintomi, cioè
gli effetti stessi? Mah...
La
distruzione di Chernobyl riflette il futuro di Fukushima
Effigurati...pare che nessun
articolo complottista sul nucleare sia finito se non c’è il riferimento a
Chernobyl. Un po’ come se gli articoli che parlano delle dighe idroelettriche
svedesi dovessero per forza citare il Vajont.
Un esempio di come i media falliscono...
Cioè portano i libri in tribunale?
...ha a che fare con il disastro delle
armi da fuoco,...
Quale disastro? Armi da fuoco? Ma di che sta vaneggiando...?
...qui ci sono alcuni fatti di Chernobyl
che non hanno ricevuto sufficiente diffusione: più di un milione (1.000.000) di
persone sono già morte a causa dell’effetto Chernobyl.
Ah ecco! Tutto il delirio precedente voleva solo preparare l’imperatrice
delle bufale spargiterrore: quella del milione di morti di Chernobyl,
naturalmente taciuti, anche se il
numero di polli che diffondono ste idiozie (incluso il qui presente) è
incalcolabilmente elevato, paragonabile solo a quello dei polli che se le
bevono.
Non solo, l’orfanotrofio Rechitsa a
Belarus [in Bielorussia (Belarus in inglese)] si è preso cura di una vastissima fetta della
popolazione costituita da bambini malati terminali e con malformazioni
Non ho capito: una vastissima fetta della popolazione bielorussa sono
bambini malati terminali? Quindi, a breve, la zona sarà disabitata...poverini
I bambini sono tra le 10 e le 20 volte più
sensibili alle radiazioni rispetto agli adulti.
Mi ricorda quelle pubblicità dove cercano di
convincerti che, col loro prodotto, i capelli sono il 34% più forti, il 77% più
lunghi eccetera. È vero che i bambini sono più radiosensibili, ma quantificarlo
è complicato...per non dire impossibile!
La Children’s Home
Zhuravichi è un’altra istituzione, tra le tante, “dedicata” all’effetto
Chernobyl
Ah, ma allora non c’è solo quella di prima...ma se
quella di prima si è occupata di una vastissima fetta della popolazione, alle
altre saran rimaste le briciole, suppongo!
“La casa è nascosta nella campagna e, anche
oggi, la maggior parte delle persone di Belarus non è a conoscenza di questi
tipi di istituzioni.”
Ma come? La maggior parte della gente non sa
nemmeno che esistono queste strutture, però una vastissima fetta della
popolazione è stata presa in cura dall’orfanotrofio di prima...a loro insaputa,
evidentemente. Strepitoso!
(Fonte: Chernobyl Children’s Project-UK)
Ah il Chernobyl
Children’s Project UK! Una delle tante associazioni che organizza soggiorni
in UK per i bambini bielorussi. Lodevole intento, soprattutto per l’epoca in
cui ciò fu istituito: è noto infatti che le conseguenze dell’incidente di
Chernobyl sui bambini di allora furono particolarmente gravi, anche a causa di
ritardi e disorganizzazione nelle misure protettive di un sistema politico e
sociale incapace di proteggere persino i propri figli.
Aspetta un momento però. I bambini di allora,
ormai, sono diventati adulti, magari anche genitori. I loro figli, peraltro,
difficilmente possono aver subito conseguenze dai livelli di radioattività
attualmente presenti nell’area. Tutto questo senza contare che la zona più
contaminata è stata evacuata e non ci abitano in molti. Ma allora, perchè mai queste associazioni continuano
ad offrire soggiorni ai bambini di oggi?
La risposta ce la danno direttamente quelli del
Chernobyl Children’s project UK, sul loro sito. In pagine come questa, essi cercano di giustificare la loro
opera caritatevole oggi sulla base della radioattività residua
nell’area, asserendo poi che questa potrebbe causare (o aver causato) un
aumento di tumori, leucemie e malformazioni genetiche. E fin qui, tutto bene,
anche se sappiamo che le dosi devono essere davvero elevate per poter
ipotizzare qualcosa del genere...il fatto è che il loro cavallo di battaglia
sembra essere il sempreverde KIKK studium (già ampiamente sbufalato sul nostro blog).
Non sorprende allora che, dietro tutto ciò, spunti fuori un personaggio
come Ian Fairlie, massimo esperto inglese di radioprotezione (ma
vediamo bene su quali basi...) nonchè antinuclearista militante.
Stupefacente: gira e rigira son sempre i soliti
quattro fenomeni che fanno rumore per nulla. Quantomeno, in questo caso la loro
ignoranza non fa altro che giustificare soggiorni gratuiti all’estero per i
bambini bielorussi malati, il che è pur sempre un’opera lodevole. Ma torniamo
al nostro articolo:
Un milione (1.000.000) di morti è un
numero altissimo.
Eggià, talmente alto da non stare nè in cielo nè in
terra, guarda un po’. Al solito, la radioattività è l’unico campo del sapere
umano dove i soliti attivisti si permettono di sparare numeri a casaccio alla
faccia della realtà, pur di dare l’idea di un’ecatombe a uso mediatico. No, ma
fate pure...chi offre di più?
Ma quanti ne moriranno ancora?
A causa delle radiazioni di chernobyl? Semplice: assolutamente nessuno,
così come il fantomatico milione di morti citato sopra non ha il minimo senso.
O, per meglio dire, prima o poi si tira tutti le cuoia (e molti, troppi, di
tumore), ma la cosa non ha la minima attinenza con le radiazioni di Chernobyl!
Circa sette milioni (7.000.000) di persone
nelle vicinanze di Chernobyl sono state colpite da una delle più potenti
esposizioni alle radiazioni nella storia dell’era atomica.
Già, e nonostante questo non si prevede nessuna
conseguenza. Questo la dovrebbe dir lunga ai menagrami di ogni sorta che ancora
oggi continuano a negare l’evidenza e paventare stragi sottaciute dalle cattive
autorità.
Il fatto è che, in realtà, è impossibile sbufalare
questi imbecilli. Trent’anni fa, i menagrami paventavano ecatombi di massa
sulla base di concetti superati riguardo agli effetti delle radiazioni sul
corpo umano. Oggi, dopo che la natura ha risposto impassibile dando loro il torto
che meritavano, questi visionari non hanno fatto altro che negarla e costruirsi
una realtà immaginaria in cui l’ecatombe c’è stata ma le autorità malvage
l’hanno tenuta sotto silenzio. Proprio vero, certa gente non è capace di ammettere
il torto a sè stessa. Ma sto divagando.
La zona intorno a
Chernobyl è conosciuta come “La Valle della Morte”.
La valle della morte? Buffo, credevo fosse in
America...
È stata aumentata da 30 a
70 km quadrati.
70 km quadrati? Ma noooo, la zona misura (circa) 30
x 70 km. Cioè 2600
km quadrati...Non è stata estesa per niente! Tanto per capirci, è grossa
circa metà della provincia di Roma. Magari fossero 70 km quadrati!
Nessun essere umano sarà più in grado di
vivere in questa zona.
Sarà...quando? No, perchè al momento ci vivono
eccome, e non soltanto esseri umani! Anche animali e piante prosperano
nell’area, eccetto nelle zone a fondo di radiazioni più elevato, come la famosa
foresta rossa.
Si tratta, in modo, in
modo permanente, di una terra morta.”
Eh, come no? Basta un giro in rete per rendersi conto di come piante ed animali
vivano e prosperino laggiù, alla facciazza di chi pensa che sia un deserto
senza vita. Anche alcuni esseri umani ci vivono, compresi i bambini che gli
amici del Chernobyl Children Project si premurano di portare in gita in UK,
immagino, altrimenti non vedo perchè mai dovrebbero essere esposti alle
radiazioni di Chernobyl, se vivono fuori da quell’area! Che cumulo eccezionale
di vaccate incoerenti tra loro.
Non è tutto. Ci sono 25 mila morti e 70
mila disabili a causa dell’esposizione a livelli estremamente pericolosi di
radiazioni per aiutare a contenere Chernobyl.
Eh certo! Come no...chi è la fonte stavolta, un
film di Dario Argento?
Tanto per la cronaca, ci sono studi sulla popolazione
di Kiev, soggetta a una dose extra di circa 8 mSv/anno a partire
dall’incidente, che concludono che “Spontaneous
miscarriages, congenital anomalies, and perinatal mortality varied during the
two decades without any pronounced changes in any direction”. Pericolosi
cospirazionisti in combutta con i cattivoni di IAEA e WHO?
Il 20% di queste morti sono suicidi, a
prova del fatto che la lenta agonizzante “marcia mortale all’esposizione
radioattiva” è troppo grande da sostenere.
Oppure a prova del fatto che le panzane mediatiche
diffuse dai menagrami come voi portano la povera gente alla depressione.
A quanto pare, chi ha vissuto in prima persona l’incidente
di Chernobyl tende davvero a soffrire di depressione, sentendosi vittime,
condannate a morte prematura. Niente di più falso, dati alla mano, ma
naturalmente è difficile ragionare lucidamente in quelle condizioni. E
certamente sparare numeri a casaccio non li aiuta.
“Fukushima-
La Storia Vera
Alla fine del 2014, Helen
Caldicott, ha tenuto un discorso su Fukushima alla Seattle Town Hall
(28/9/2014). La televisione Pirate ha registrato il discorso; qui c’è il link https://www.youtube.com/watch?v=4qX-YU4nq-g”
Meraviglioso, ci mancava la Caldicott e le sue
panzane...meno male che il titolo dice “la storia vera”! Non si parlava dei
soliti quattro fenomeni da baraccone? Ecco la seconda...
“La dottoressa Helen Caldicott è
cofondatrice della Physicians for Social Responsibility, e autrice/editrice
di Crisis Without End: The Medical and Ecological Consequences of the
Fukushima Nuclear Catastrophe (Crisi senza fine: le conseguenze mediche ed
ecologiche della catastrofe nucleare di Fukushima), The New Press, Settembre
2014. Per oltre quarant’anni la dottoressa Caldicott è stata la raffigurazione
fisica della bandiera anti-nucleare e, come tale, viene considerate da molte
persone in tutto il mondo un “tesoro nazionale”. É affidabile, onesta, capace.”
Affidabile? Onesta? Capace? La dottoressa Caldicott è una nota attivista che passa la propria
esistenza a cercare di spalmare letame su tutta l’industria nucleare, senza se
e senza ma. La ragione fondamentale di ciò pare sia il fatto che da piccola ha
letto un libro su una ipotetica apocalisse nucleare che si abbatteva sulle
coste della sua amata Australia. Ciò l’ha sconvolta così tanto che ha deciso di
studiare Radioprotezione, il che l’ha resa ancora più cocciuta (erano tempi in
cui non si sapeva ancora bene come funzionasse la biologia delle radiazioni
ionizzanti, inoltre l’uso indiscriminato delle armi nucleari e gli esperimenti
incontrollati erano obiettivamente fonte di preoccupazione, specialmente in
Australia).
Dopo l’incidente di Three Mile Island, la Caldicott
ha abbandonato definitivamente la professione per fare l’attivista antinucleare
a tempo pieno. Non pare poi così strano, allora, che se ne esca con
esagerazioni e assurdità al solo scopo di spalmare fango sull’industria
nucleare. Altro che tesoro nazionale!
Fukushima è letteralmente una bomba a
orologeria sotto silenzio. Un altro potente scossone e tutti gli inferni si
potrebbero liberare.
“Tutti gli inferni”? Ma se il terremoto di proporzioni epiche del 2011, non
fosse stato per lo tsunami successivo, non avrebbe fatto praticamente danni?
Inoltre nel 2014 c’è stato un
altro terremoto che, come si immaginava, non ha portato nessuna conseguenza
all’impianto.
E non è nemmeno lontanamente vicino a
essere sotto controllo. Piuttosto è, invece, totalmente fuori controllo.
Secondo la dottoressa Caldicott, “è possibile che Tokyo debba essere evacuata,
dipende da come vanno le cose”. Immaginatevelo!”
Eh, certamente. Se lo dice la Caldicott, siamo a
posto!
Secondo il Japan Times dell’11 marzo 2015:
“Ci sono stati una serie di nuovi incidenti e problemi nella pianta [impianto?
N.d. PV] di Fukushima nell’ultimo
anno, ed è necessario che affrontiamo la realtà di problemi che stanno portando
ansia e rabbia tra la popolazione di Fukushima, come è stato spiegato da
Shunichi Tanaka alla Nuclear Regulation Authority. Ancora, Mr Tanaka dice che ci
sono numerosi rischi che si possano verificare incidenti e problemi di vario
genere”
Incidenti e problemi. La cui conseguenza qual è?
Portare ansia e rabbia tra la popolazione. Vogliamo capire che incidenti e
problemi possono SEMPRE esserci in qualsiasi impianto industriale? E che
l’ansia e la rabbia sono scatenate dal fatto che i menagramo come la Caldicott
spargono preoccupazione e terrore a piene mani senza basi razionali o
scientifiche?
In modo ancor più sinistro, Seiichi
Mizuno, un ex membro del Parlamento giapponese ha detto nel marzo del 2015: “Il
problema più grande è lo scioglimento dei centri di reazione… Abbiamo la
contaminazione delle acque sotterranee.. L’idea che l’acqua contaminata sia, in
qualche modo, bloccata nel porto è particolarmente assurda. Fuoriesce
direttamente nell’oceano. C’è indicazione di 40 aree hotspot dove l’acqua
particolarmente contaminata si immette direttamente nell’oceano.. Stiamo
affrontando problemi enormi senza prospettiva di soluzione.” (Fonte: http://www.nuclearhotseat.com/2468/).
Ah certo, un ex parlamentare. Come dire che l’ha
detto De Mita o Emma Bonino. E noi crediamo sulla parola al signo Mizuno,
chiaro!
Non solo, ma il signore in questione sembra
letteralmente aver scoperto l’acqua calda: sappiamo benissimo che ci sono
rilasci di acqua contaminata nell’oceano, purtroppo. La cosa è monitorata, le
dosi riscontrate nel cibo sono minime e si cerca di tirare avanti lo stesso,
lavorando al contempo per fermare le perdite. Grazie per la fiducia, signor
Mizuno, sentirla parlare fa bene al morale, non c’è che dire!
A Fukushima, ogni reattore richiede un
milione di galloni d’acqua al minuto per riscaldarsi, ...
Riscaldarsi?? Per raffreddarsi semmai! Eh, ma abbiamo proprio capito bene
come funzionano queste macchine, sissì...
...ma quando lo tsunami è arrivato i
generatori diesel sono annegati. Le unità 1, 2 e 3 si sono fuse per giorni. Ci
sono state quattro esplosioni a idrogeno. Poi, i noccioli fusi si sono accumulati
alla base dei vessel, forse dentro alla terra
Veramente si sa benissimo che i noccioli, parzialmente fusi, sono ancora
dentro i loro contenitori d’acciaio.
Secondo quanto detto dalla Dottoressa
Caldicott, “Cento tonnellate di terribile lava radioattiva sono già entrate
nella terra o in un qualche luogo con i vessel, che sono tutti spaccati e
malmessi”. Nessuno sa davvero dove risieda l’incandescente lava radioattiva.
La cosa ridicola è che l’ignoranza di questi
personaggi va di pari passo con la loro presunzione, percui se non sanno
(perchè non ascoltano, non si informano o non capiscono una mazza), allora se
ne escono dicendo che “nessuno sa” e la ragione è che si tratta di un complotto
per coprire chissà quale disastro...eccerto, come no. Buonanotte, eh?
La temuta e senza risposta domanda è: è la
sindrome cinese?
Pffff...hahahahaha!!
La Sindrome
Cinese...sarebbe a dire l’ipotesi astrusa secondo la quale, in caso di
fusione (cioè scioglimento, da eccessivo calore non smaltito) completo del
nocciolo di un reattore, il medesimo sarebbe in grado di perforare
completamente la base del reattore stesso, penetrando in profondità nel
terreno.
Il risultato finale dipende dal livello di
catastrofismo di chi ne parla: si va dall’interazione esplosiva con una falda
acquifera sotto il reattore, che porta “ovviamente”
(?) alla proiezione di contaminanti radioattivi nell’intera regione geografica
in cui il reattore è sito, fino a una surreale perforazione completa
dell’intero diametro della terra (sic) e conseguente fuoriuscita del corium
radioattivo...in Cina (da cui il nome di sindrome
cinese, da notare peraltro che la Cina NON si trova geograficamente agli
antipodi degli Stati Uniti, inventori di questa bella boiata).
A parte il fatto che, come dovrebbe essere noto,
sotto la crosta terrestre ci sono migliaia di chilometri di mantello,
costituito da lava allo stato liquido, in condizioni di temperatura e
composizione chimica non dissimile dal corium fuso che ci dovrebbe teoricamente
piovere dentro. Ma, prima che un lettore dalla fantasia particolarmente
sviluppata si metta a ipotizzare geyser radioattivi o vulcani che spuntano
improvvisamente sotto l’edificio reattore, vorrei precisare che i due
“esperimenti” inconsapevoli effettuati in merito non hanno prodotto nulla di
vagamente simile a ciò: parlo di Three Mile Island, dove il nocciolo si fuse e
si raccolse semplicemente al fondo del suo contenitore, e Chernobyl, dove
riuscì addirittura a penetrare nello scantinato del reattore. Ci sono foto,
testimonianze e documenti a tal proposito. Spiacente, so che la Caldicott ci
tiene particolarmente e se la sogna ogni notte ormai, ma la sindrome cinese
rimane fortunatamente un’idiozia di proporzioni galattiche.
Ma come mai allora sembra che a tutti i
catastrofisti piaccia citarla? Il termine fu reso famoso da un film del 1979,
dove una centrale nucleare americana subiva un incidente durante una diretta
TV. Il resto del film è un susseguirsi di cover up da parte delle autorità e
dei gestori della centrale, mentre il solito giornalista attivista lotta perchè
la gente sappia la verità. La solita favoletta che, non a caso, piace molto a
giornalisti ed attivisti.
Da parte nostra, se volete invece una ricostruzione
aderente alla realtà di com’è andata veramente, consiglio gli amici di Unico-lab. Loro sì che sono
affidabili, onesti e capaci...altrimenti, potete prendere la pillola blu e
restare nel mondo delle fantasie apocalittiche della Caldicott.
A seguito della fusione del nocciolo, il
governo giapponese non ha informato la popolazione sui livelli ambientali delle
radiazioni che sono arrivate sull’isola.
A parte che le radiazioni non sono “arrivate”
sull’isola (sono state prodotte lì), ma a dire il vero le autorità giapponesi
hanno informato eccome la popolazione! Persino noialtri curiosoni, da 10000 e
più km di distanza, riuscivamo a informarci sulle dosi rilasciate grazie ai
rapporti settimanali della NISA, l’autorità giapponese per la sicurezza
nucleare. Siamo alle solite: questi incantaburini non si sono minimamente messi
a cercare i dati e ora millantano che non fossero disponibili, paventando un
cover-up che francamente lascia molto perplessi. Esopo, con la sua storia della
volpe e l’uva, non ha proprio insegnato nulla a certa gente.
Sfortunatamente e accidentalmente, le
persone sono fuggite via dai reattori verso quelli che erano livelli più alti
di radiazione nell’isola al tempo.
Ma pur sempre trascurabili. Il fondo naturale giapponese capita essere
mediamente più basso di quello italiano, aree di evacuazione incluse..
Non appena il disastro
successe, enormi livelli di radiazione colpirono Tokyo.
Talmente enormi che un’ora di volo in aereo
comporta mediamente dosi molto più alte.
La radiazione più alta
rilevata nell’area di Tokyowea in Saitama con le radiazioni del cesio arrivate
a 919.000 becquerel (Bq) per metro quadrato, un livello quasi doppio rispetto
alla “zona di Chernobyl morta in maniera permamente con limite di evacuazione
di 500.000 Bq”. (Fonte: Radiation Defense Project).
Beh, noi sappiamo che un grammo di Cesio-137 ha un’attività di 3.215.000.000.000
Bequerel, percui a conti fatti i famosi 919.000 Bq/m2 (sempre
ammesso che non siano sparati a casaccio dalla Caldicott, famosa per prendere
dati già assurdi e raddoppiarli ad uso mediatico....) equivarrebbero a 0,000000286
grammi di Cesio al metro quadro (circa un
quarto di microgrammo al metro quadro).
Ciò corrisponderebbe spannometricamente, a
conti fatti a 2,8415 microSievert/ora o 2,5 mSv/anno. Assumo si tratti dei
soli beta emessi dal Cesio, cui vanno poi sommate le emissioni gamma del
Bario-137 metastabile che risulta dal decadimento del Cesio stesso; nonostante
quest’ultimo abbia un’emivita
di soli 2,55 minuti, siccome si forma dal Cesio, possiamo tranquillamente
raddoppiare l’attività e, grossomodo, anche la dose.
Insomma, anche prendendo per buoni i dati della
Caldicott e facendo ipotesi conservative, la dose data da quel Cesio non supera
di molto la dose rilevabile sul pavimento di Piazza San Pietro a Roma. Con
l’appunto che si tratta di beta e gamma, invece degli alfa prevalenti a Roma;
di conseguenza sono più penetranti ma meno intrinsecamente dannosi. Per essere la
dose più alta rilevata in un Hotspot a Tokio e il doppio della zona di
esclusione di Chernobyl, mi pare un po’ pochino per preoccuparsi...
Per questa ragione, la
dottoressa Caldicott raccomanda di non viaggiare in Giappone e non mangiare
cibo giapponese.
Eh, ma certo! Quando si parla di consigli saggi e
ragionati...quindi i romani che dovrebbero fare, secondo la Caldicott?
Suicidarsi? Hanno un fondo naturale paragonabile alla zona di esclusione di
Chernobyl ed al peggiore hotspot di Tokio...e manco se ne accorgono da centinaia
di anni!
Eppure, dopo il disastro
di Fukushima, il Segretario di Stato Hilary Clinton, ha firmato un accordo con
il Giappone grazie al quale continuerà a importare negli Stati Uniti generi
alimentari. Quindi la Dottoressa Caldicott invita le persone a non votare per
Hilary Clinton. Un pericoloso spericolato precedente non è abbastanza per lei.
Non fa una grinza: la centrale sparge tracce appena
rilevabili di Cesio in giro, la Caldicott va in panico e suggerisce di evacuare
il Giappone e non mangiare più, il governo americano la ignora completamente
(chissà perchè...) e lei decide di non votare la Clinton. Eh vabbè, faccia un
po’ quel che ritiene giusto.
“Secondo
Arnie Gundersen, una [una??? Ma è un
uomo...] Advisor in campo energetico
con 39 anni di esperienza nell’ingegneria nucleare, come riportato nel The
Canadian nell’agosto del 2011 dice: “Il governo degli Stati Uniti ha pensato,
con una decisione ai massimi livelli del Dipartimento di Stato, così come di
altri dipartimenti, di prendere una decisione per minimizzare Fukushima. In
aprile, un mese dopo il terribile tsunami e terremoto che hanno sconvolto il
Giappone, inclusa la sua pianta [impianto,
aridaje...ma rileggere ogni tanto, no?]
nucleare, Hilary Clinton ha firmato un accordo con il Giappone in cui è
d’accordo a proseguire con il rifornimento di cibo dal Giappone senza problemi
e che loro continueranno a comprarlo. Quindi, noi non stiamo testando il cibo
che viene dal Giappone.””
Eccolo qui il terzo bufalaro! Non poteva mancare
all’appello!!
Arnold (Arnie) Gundersen è un ex Senior Vice
President della Nuclear Energy Services (un’industria nucleare americana) dalla
quale fu licenziato in tronco dopo aver firmato una serie di report piuttosto
“catastrofisti” a danno dell’azienda. Egli sostiene ovviamente di esser stato
messo da parte per aver detto la verità...sta di fatto che, a seguito di ciò,
Gundersen ha fondato la Fairewinds associates, una ONLUS americana il cui scopo
è quello di fare informazione e
formazione (avete già capito come) sull’ambito energetico.
Il nostro, comunque, ha poche idee in testa ma ben
confuse: coi valori di contaminazione così bassi, va da sè che il cibo
giapponese è perfettamente sano (se volete i valori di contaminazione potete
trovarli su unico-lab, nella sezione Fukushima, settimana per settimana...alla
facciazza della presunta omertà di TEPCO e dei giapponesi); dunque la Clinton
ha giustamente firmato quell’accordo per evitare che il mercato del cibo, già
danneggiato dalle conseguenze dello Tsunami, subisca ulteriori danni dalla
diffidenza ingiustificata della gente. Altrettanto prevedibilmente, il nostro
Arnie non ci sta; d’altronde uno che ha danneggiato l’azienda di cui era Vice
President sulla base di paure ingiustificate non si preoccupa certo di
verificare le proprie opinioni prima di spalmare fango sulle decisioni
politiche degli altri.
Comunque, in netto
contrasto con gli Stati Uniti, in Europa Angela Markel, con dottorato in fisica
all’Università di Leipzing e attuale cancelliere della Germania sta chiudendo
tutti i reattori nucleari a causa di Fukushima.
La
cancelliera tedesca Angela
Merkel (non MARKEL...) sta facendo un pericoloso gioco politico: coglie
l’occasione di Fukushima per dichiarare che chiuderà l’industria nucleare
tedesca (causando danni incalcolabili alla salute ed alle
tasche dei tedeschi) sostenendo che la sua Energiewende porterà la Germania a
usare solo fonti rinnovabili per la produzione energetica. È
la solita balla a uso politico, come dimostra il fatto che i tedeschi
stanno costruendo nuove centrali a carbone per sopperire alla chiusura prevista
di quelle atomiche.
Forse un titolo di studio
in fisica fa la differenza in come un leader si approccia alla questione del
potere nucleare.
Eccerto! La Merkel chiude le centrali nucleari
(asfissiando i suoi cittadini e promettendo balle elettorali...urcallà che mossa
vincente!), mentre la Clinton cerca di mantenere la calma e non affossare il
mercato del cibo giapponese ingiustamente. Secondo Gundersen però la prima è
intelligente perchè ha il dottorato in Fisica Chimica, mentre la seconda no. Non
ci si poteva aspettare altro giudizio da uno così!
Certamente così pare
quando si mette in comparazione/contrasto i due leader in completo pantalone,
la Cancelliera Markel e l’ex segretaria di Stato Clinton.
Allora non è un errore di battitura...è proprio
crassa ignoranza! Arnie...la cancelliera tedesca è Angela MERKEL, M-E-R-K-E-L,
non Markel...ci sei ora?
Dopo che Fukushima è
esplosa, i livelli ambientali delle radiazioni nello stato di Washington sono
aumentati di 40 mila volte rispetto al normale, ma secondo la Dottoressa
Cadicott, i media americani non si sono occupati del “disastro in corso a
Fukushima”. Quindi, chi potrebbe saperlo davvero?
Non ci posso credere. Insomma, la Caldicott si
inventa che il fondo di radiazioni nello stato di New York (Costa Atlantica
degli USA...c’è mezzo pianeta di mezzo) è salito di 40 mila volte a causa di
Fukushima; dopodichè accusa i media americani di nascondere il fatto (ma è una
sua invenzione...) e di nascondere quello che sta accadendo in Giappone.
Infine, scatena il panico perchè, partendo da queste premesse, chi può sapere
davvero cosa succede?
Eh? Ma se i media al gran completo ci hanno
triturato i cabas...ehm...stufato per mesi con i particolari più perversamente
minuziosi della lotta che gli eroici tecnici della centrale giapponese stavano
lentamente conducendo contro il mostro nucleare...E ora la Caldicott dice che
non si sono occupati della faccenda? Poverina, sta peggiorando allora...fino a
poco fa si limitava a fantasticare di sindromi cinesi e sognare noccioli
radioattivi che le spuntano sotto il letto come vulcani...ha bisogno urgente di
cure mediche!
La Dottoressa Caldicott
conclude il suo discorso nel settembre del 2014 dicendo: “A Fukushima non è
finita. Ogni giorno, 400 tonnellate di acqua altamente radioattiva finiscono
nell’oceano Pacifico e vanno verso gli Stati Uniti.
La famosa acqua a ricerca di bersaglio. Mica si
mescola con lo specchio d’acqua più grande del pianeta, noooo!
Poiché la radiazione si
accumula nei pesci la prendiamo anche noi. Il governo americano non sta facendo
test sull’acqua, né sul pesce, né sull’aria. In Giappone le persone stanno
mangiando radiazioni ogni giorno.”.
Ahia, la Caldicott ha cambiato incubo
ricorrente...poverina, ora sogna pesci radioattivi che nuotano lungo le coste
degli USA. Beh, la consolerà sapere che i Giapponesi stanno facendo rilevamenti
nei pesci pescati a pochi kilometri dall’impianto e le dosi risultanti sono tutte
entro i limiti di sicurezza; che ragione potrebbe mai esserci per fare
rilevamenti analoghi dall’altra parte
dell’oceano pacifico? .
Inoltre, secondo la
Dottoressa Caldicott: “L’acqua piovana pulisce i centri nucleari nel Pacifico.
Non c’è altra via attraverso cui si possa arrivare a quei centri, gli uomini
muoiono, i robot si congelano. Fukushima non verrà mai risolta. Nel mentre, la
gente continua a vivere in aree altamente radiotattive.”
I robot si congelano? Gli uomini muoiono? Oh,
no...la poverina deve essersi addormentata davanti alla TV durante l’ennesima
proiezione di Sindrome Cinese...se le
zone in cui i giapponesi sono stati evacuati sono “altamente radioattive”, che
cosa dovremmo dire delle aree del mondo dove il fondo naturale arriva comodamente
a venti volte la radioattività delle città giapponesi?
“Fukushima
non verrà mai risolta perché “muoiono uomini” e i “robot si congelano”. A
orecchio, Fukushima è uno scenario in perenne scioglimento radioattivo che
letteralmente sta sul bordo di un precipizio senza fondo in attesa di una
spinta.”
Nella fantasia malata della Caldicott, certamente!
Ecco perchè, mentre lei e Gundersen continuano a sognare il loro perenne scioglimento
radioattivo, il resto del mondo cerca di aiutare i poveri giapponesi a
sistemare la loro centrale disastrata.
“All-Clear
Report delle Nazioni Unite
Un report delle Nazioni
Unite (UNSCEAR) del 2 aprile 2014 sugli impatti della salute a causa dell’incidente
di Fukushima, ha concluso che ogni effetto radioattivo indotto sarebbe troppo
piccolo da identificare. Le persone erano ben protette e ricevettero dossi
basse, molto basse, di radiazioni. UNSCEAR ne ha dato un report chiarissimo.”
Non ci posso credere!! Allora vi scappa anche
qualcosa di vero, in mezzo al dramma totale e irresolubile! Deve trattarsi di
un errore...
“Confutazione
del report UNSCEAR da parte dell’affiliata tedesca dell’International
Physicians for the Prevention of Nuclear War 18 luglio 2014 che ha preso le
distanze dal report UN e con acume sostiene che: “Il disastro di Fukushima è
ben lontano dall’essere concluso. Nonostante la dichiarazione di “cold
shutdown” da parte del governo giapponese nel dicembre del 2011, i disastrati
reattori non hanno raggiunto uno status stabile e anche l’UNSCEAR ammette che
le emissioni radioisotopi continuano ininterrotte. TEPCO 188 sta faticando con
un quantitativo enorme di acqua contaminata, che continua a perdere nell’acqua
e nel mare circostante. Grandi quantità di acqua contaminata si stanno
accumulando nel sito. Fallimenti dei continui rattoppi del sistema di
raffreddamento continuano a verificarsi. Il rilascio di rifiuti radioattivi
continuerà per molto tempo.”
Ah ecco, mi sembrava! Cioè, l’UNSCEAR, un organo
internazionale costituito da esperti in materia con il mandato di analizzare la
situazione e fornire indicazioni ha dichiarato che il problema è
sostanzialmente rientrato e la situazione attuale non è tale da destare
preoccupazioni. Ma ovviamente noi non ci crediamo, e ci basiamo su una
“confutazione” da parte di una non meglio identificata “International Physicians for the Prevention of Nuclear War” che
ovviamente dice che è tutto un disastro e le autorità tacciono.
Classico schema complottista: prima prevedono
catastrofi senza capo nè coda e poi, non appena la realtà lentamente li sbufala
da sola, ficcano la testa sotto la sabbia e la negano, balbettando di complotti
internazionali.
“Entrambi i reattori
nucleari danneggiati e gli stagni di carburante [Stagni?
Vuol dire le piscine di decadimento...] contengono
una gran quantità di radioattività e sono molto vulnerabili in caso di prossimi
terremoti, tsunami, tifoni o errori umani.”
Direi che qualunque cosa è molto vulnerabile a terremoti,
tsunami, tifoni o errori umani...d’altronde, persino in Giappone eventi di
questo tipo e di portata rilevante sono piuttosto rari.
“Emissioni catastrofiche
di radioattività potrebbero succedere in qualunque momento e l’eliminazione di
questo rischio potrebbe impiegare decine di anni.. è impossibile in questo
momento storico riuscire a fare una prognosi sugli effetti che il disastro
nucleare di Fukushima avrà sulla popolazione giapponese.. il report UNSCEAR
rappresenta una sistematica sottovalutazione e fa apparire una certezza
scientifica come un’illusione che oscura il vero impatto della catastrofe
nucleare sulla salute del pianeta.
Potrebbe, potrebbe, potrebbe. Tutto potrebbe
succedere, perchè non immaginare un attacco alieno: dischi volanti provenienti
da anni luce di distanza, al solo scopo di bombardare la centrale nucleare di Fukushima.
Strano a dirsi, il report UNSCEAR non li considera e si limita a fatti e proiezioni
realistiche...che inetti, mancano proprio di fantasia, al contrario della
Caldicott e dei suoi amici.
“La
radiazione di Fukushima e il Futuro
Mari Yamaguchi, Stampa
Associata, 12 giugno 2015: “Quattro anni dopo che un terremoto e uno tsunami
hanno distrutto la pianta nucleare [Ancora con
sta pianta???Ebbastaaaaa!] di
Fukushima, il futuro rimane una strada setacciata di cose irrisolte.. Gli esperti
hanno già puntualizzato la localizzazione esatta di dove si è sciolto il
combustibile dentro ai tre reattori e lo hanno studiato anche se hanno ancora
la necessità di sviluppare robot capaci di lavorare in maniera sicura in
condizioni così radioattive. E lì c’è la domanda di cosa fare con i rifiuti..
seri dubbi sul fatto che la pulizia possa essere completata in 40 anni.”
Beh, se “gli esperti” sanno dove si trova il
combustibile, forse dovrebbero spiegarlo alla Caldicott e a Gundersen. Anche
loro si professano “esperti” ma, nonostante ciò, pare stiano ancora cercando di
capire dove si trova il nocciolo, vedi sopra.
“Sebbene l’incidente di
Chernobyl sia stato terribile, riguardava solo un reattore. Con Fukushima,
abbiamo un minimo di tre reattori che stanno emettendo radiazioni pericolose.
Il lavoro necessario per arginare questo incidente sarà di decine, centinaia di
anni”, dice il professor Hiroaki Koide della University Research Reactor
Institute. “Potrebbe essere che parte del combustibile sia passato attraverso
il piano contaminato del vessel allo stesso modo.. Quello che ho appena
descritto è molto, molto logico per chiunque ne capisca qualcosa di ingegneria
nucleare o energia nucleare, che dice tremendamente una sola cosa: LA SINDROME
CINESE.”
Eccerto, molto logico. Soprattutto per chi ha una
cultura sul tema basata sui film di fantascienza (magari “continuati”
addormentandocisi davanti, come la Caldicott). Infatti, mi sa che il qui citato
prof. Koide non ne sa sto granchè...tranquillo prof, è in ottima compagnia.
Secondo il Smithsonian il
30 aprile 2015: “Gli uccelli stanno crollando...
Crollando? Come le case colpite dallo tsunami?
...quattro anni dopo
Fukushima: le specie di uccelli stanno calando drasticamente, e sta diventando
sempre peggio.
Dove, nella zona di Fukushima?
Dove fa molto, molto più
caldo, c’è un silenzio Hanno chiazze bianche nelle loro piume.”
Cercando
di capire che diavolo sta dicendo il nostro Hunziker, ho trovato questo articolo, che presenta lo
studio di un tal Timothy Mousseau. Lo studio cerca di dimostrare che la zona di
Fukushima sarebbe caratterizzata da una forte diminuzione, nel corso degli anni
dopo il 2011, della popolazione di molte specie di uccelli, oltre alla comparsa
di macchie bianche sulle loro ali. L’ipotesi fatta da Mousseau è naturalmente che
sia colpa della ionizzazione prodotta dalle radiazioni, peccato che lo stesso
articolo dello Smithsonian presenti anche argomentazioni contro questa
interpretazione. Per non parlare poi di questo
interessante articolo di Rod Adams su Atomic Insight: a quanto pare, il
prode Mousseau è amico della Caldicott e la pensa allo stesso modo, facendo
carte false pur di dimostrare l’indimostrabile (non è un caso che i suoi
collaboratori giapponesi abbiano preferito farsi togliere da un suo lavoro,
piuttosto di firmare con il loro nome una tale boiata). Il quarto bufalaro,
insomma.
“Maya Moore,
vecchio baluardo nelle news NHK (un servizio di news internazionale giapponese)
e autrice del libro sul disastro Il giardino delle Rose di Fukushima (Tankobon
2014), sulle rose di Mr. Katsuhide Okada. Oggi il giardino è morto: “C’è solo
terra avvelenata. L’ultima volta che Mr. Okada è tornato lì, ha trovato piccoli
corvi che non riuscivano a volare ed erano ciechi. Le mutazioni sono iniziate
con gli animali, con gli uccelli.
Interessante...insomma, questa Moore ha scritto un
libro sul giardino delle rose del signor Okada (son temi di spessore
internazionale, si sa), sostenendo di avervi trovato dei corvi ciechi e
soprattutto che ciò sia dovuto alle radiazioni di Fukuhima. Sarà vero?
Il giardino delle rose di
Fukushima presenta una collezione di foto di quello che è l’attuale giardino
che esiste a Fukushima, in Giappone. Si vantano di avere 7500 rovi di rose e 50
mila visitatori l’anno, ma il Giardino si è svuotato in un istante a causa di
un triplo disastro- terremoti, tsunami e fusione del nocciolo.
Ehm...ma dai? E com’è che, dopo tutto ‘sto delirio
e addirittura un’evacuazione, nessuno ha più degnato di uno sguardo il bel
giardino di Okada? Ohibò, saranno le radiazioni...
Il successivo libro di
Maya è stato scritto da John Roos,...
Che è un po’ come dire che il cavallo bianco di
Napoleone era nero. Come sarebbe a dire? Ma quindi Maya l’ha copiato da Roos o
viceversa?
...ex ambasciatore degli
Stati Uniti in Giappone dal 2009 al 2013: “L’incredibile storia di Katz Okada...
Fossi il signor Okada, non mi piacerebbe molto
questa abbreviazione...suona male, almeno in italiano!
... e il suo giardino di rose di Fukushima è stato
raccontato qui da Maya Moore.. vi da una piccola finestra su quello che la
gente di Tohoku ha dovuto affrontare.””
Incuriosito dalla faccenda dei corvi ciechi, ho
cercato un po’ in giro in rete, trovando
un articolo che sembra presentare il libro (per inciso, a quanto pare la
Moore ha scritto solo quel libro lì, mentre Roos ne ha scritto la
prefazione...ah,ecco!).
La parte più bella è quella in cui l’articolo
presenta la faccenda dei corvi ciechi e poi sostiene che “Several studies have linked the Fukushima disaster to mutations in
wildlife and specifically discussed negative effects on crow populations”.
Segue la citazione di quei “several studies”, ovvero 1) un articolo di Mousseau
(vedi sopra), 2) l’articolo dello smithsonian che cita Mousseau e poi ne mette
in dubbio i risultati, 3) due articoli del Journal of Ornithology in cui
Mousseau è co-autore, 4) un articolo del Journal of Heredith di cui secondo
autore è Mousseau e, per finire una presentazione in un video su Youtube il cui
autore è...beh, lo avete già capito. Già, proprio Mousseau.
Insomma, fatemi capire. Prima di tutto, c’è
Mousseau che trova meno uccelli di quanti se ne aspetta all’avvicinarsi alla
centrale (a
causa di un effetto geometrico banalissimo, ma non stiamo a dirglielo sennò
perde fiducia in sè stesso).
Appurato che un simile bufalaro non ci
convince, ecco allora arrivare la Moore,
che ci ted...ehm...entusiasma col racconto del giardino di rose del signor
Okada. Dice che costui ha trovato corvi ciechi nel suo giardino (vivi peraltro)
e che la colpa dev’essere delle radiazioni perchè l’ha detto...Mousseau (e i
suoi scagnozzi)! Ah, ecco.
“La “piccola
finestra” di Roos potrebbe ben servire come metafora per l’enorme buco nero
schiaffato direttamente al cuore della civilizzazione. Allo stesso modo,
Fukushima è una macchina da distruzione che consuma tutto lungo la sua strada e
oltre, e la sua strada verosimilmente crescerà. Di sicuro non se ne andrà.
In effetti, non ho mai visto una centrale atomica
muoversi...
“Quindi, TEPCO (Tokyo
Electric Power Company) è profondamente coinvolto in un’asimmetrica battaglia
contro le enormemente potenti forze fuori controllo che rispondono
all’equazione E =mc2.
Ovviamente TEPCO è con le
spalle al muro. Inoltre, è dubbio che TEPCO possa evitare l’inevitabile,
sconfiggere la bestia. Potrebbe essere impossibile.
Forse, dico forse, i 38
milioni che risiedono a Tokyo saranno alla fine fatti evacuare. Chi lo sa?
Solo Godzilla!”
E come si fa a prendere seriamente un post che
finisce in quel modo? Ma per favore...
“Fonte: www.counterpunch.org
Traduzione per
www.comedonchisciotte.org a cura di GUENDALINA ANZOLIN”
A cura? Pedestremente
tradotta con google translate o equivalente, e nemmeno riletta semmai!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.