Ascoltando la radio stamattina mi è capitato di sentire (minuto 10:30 circa) che il nuovo primo ministro giapponese Yoshihiko Noda si troverà ad affrontare “economia stagnante, debito pubblico abnorme e pesanti strascichi del disastro nucleare di Fukushima nel mezzo di una crisi generale della politica.” Ebbene, cosa non va?
Sei mesi fa, in occasione del Grande Terremoto e Maremoto del Tohoku, un mio caro amico ingegnere nucleare mi disse: “vedrai, tra un anno o due non si ricorderà più nessuno del terremoto e dello Tsunami. Tutti si ricorderanno solamente dell’incidente nucleare.” Temo di dovergli dare torto: sono bastati sei mesi.
Che tristezza...
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