Secondo Kyodo News il reattore n° 1 di Fukushima Daiichi ha da stamattina problemi di surriscaldamento della piscina del combustibile esaurito. La situazione è analoga nella piscina di decadimento del reattore 4. TEPCO comunica che il livello delle piscine sarebbe sceso al punto da lasciare scoperte le barre di combustibile esausto. La notizia non è ancora stata confermata, nè si è iniziato a compensare il livello aggiungendo acqua.
Alle 6:14 ora locale, sempre KN riferisce di un’esplosione al reattore n° 4 che ha dato origine a due squarci da 8x8 metri nell’edificio reattore. Alle 9:38 si è sviluppato un incendio che ha creato una colonna di fumo.
L’agenzia nucleare giapponese riferisce a KN che la temperatura nella piscina del reattore 4 è arrivata a 84°C alle 4 del mattino locali, contro i normali 40-50°C. Normalmente, le barre si trovano sotto 10 m di battente d’acqua.
Secondo il portavoce di TEPCO anche le piscine di decadimento dei reattori 5 e 6 stanno riscaldandosi, ma nelle piscine si trovava solo 1/3 del totale di una carica del reattore, mentre nelle piscine del reattore 4 si trova un intero nocciolo a raffreddare.
TEPCO comunica anche che la fusione del nocciolo del reattore 2 è inevitabile, e con essa la fuoriuscita di materiale radioattivo dal contenitore, se questo è veramente danneggiato.
Cerco di unire i puntini:
1) i reattori 1 e 3 sembrano aver in qualche modo superato i problemi peggiori, mentre il reattore numero 2 ha il grosso problema di aver subito una (probabile?) perdita di integrità del contenitore di sicurezza, l’ultima barriera alla fuoriuscita di materiale radioattivo. Non è chiaro quanto sia grossa questa perdita, ma è sicuramente preoccupante.
2) i reattori 4, 5 e 6 stanno avendo problemi molto seri, in particolare il 4. Mancando l’alimentazione elettrica, è effettivamente ragionevole pensare che le piscine di decadimento siano rimaste prive di ricircolo per giorni, surriscaldandosi a causa del (pur molto minore) calore emesso dal combustibile vecchio. Le piscine contengono combustibile esaurito (cioè scorie) non più così calde da necessitare un raffreddamento attivo importante, ma non ancora abbastanza fredde da poter essere sistemate nei bidoni e messe in un deposito. Sono normalmente conservate per alcuni anni all’interno di enormi piscine, sotto parecchi metri di battente d’acqua (eccellente schermo per le radiazioni e insieme buon refrigerante) ma purtroppo fuori dal contenitore di sicurezza del reattore (in generale, non ho notizie specifiche sulla centrale di Fukushima). Quindi, in particolare nel reattore 4, se è vero che è stato l’idrogeno prodotto dal surriscaldamento delle barre scoperte in piscina a far saltare il contenitore e aprire le due brecce indicate sopra, abbiamo una poco simpatica situazione di scorie nucleari calde e fumanti messe sostanzialmente a cielo aperto. E nei reattori 5 e 6 è purtroppo possibile che si verifichi la stessa cosa, anche se hanno meno combustibile.
Conclusione: a questo punto il rilascio di materiale radioattivo dalla crepa del reattore 2 e dalle brecce delle piscine del reattore 4 è, a mio avviso, praticamente inevitabile, il che è confermato dalle dichiarazioni di TEPCO. Molto probabilmente, l’evacuazione proseguirà e alla fine non ci saranno dosi molto elevate alla popolazione; certo mettere subito in chiaro la situazione e soprattutto il pericolo insito nella mancanza di ricircolo nelle piscine di decadimento avrebbe contribuito a rendere tutti più consci di cosa stava succedendo.
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