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lunedì 4 ottobre 2010

Presa diretta: Acqua radioattiva

Ad un certo punto si sostiene che, a causa degli scarichi passati di Sellafield, quando la legge era meno restrittiva, oggi nel “mare d’Irlanda” ci sono 200 Kg di Pu, che lo rendono “il mare più radioattivo del mondo”. Volendo fare un calcolo, sappiamo che nel mare si trovano circa 3 parti per miliardo di uranio, ovvero 3 mg per tonnellata d’acqua (http://www.wise-uranium.org/rup.html). Se l’area compresa nel  “mare d’Irlanda” è di 88.550.000.000 m2 e la profondità media è di 60 m come sostiene (questo sito di informazioni geografiche), allora risultano 5.313.000.000.000 m3 totali d’acqua. Una tonnellata d’acqua (distillata, l’acqua di mare pesa di più) è un metro cubo, quindi secondo questo calcolo nel mare d’irlanda ci sono più di 5.313.000.000.000 tonnellate d’acqua, ciascuna contenente 3 mg di Uranio. Quindi nel mare d’Irlanda ci sono più di 15.939.000.000.000 mg di Uranio (15939 tonnellate). A queste vanno naturalmente sommate le 0,2 tonnellate (200 kg) di plutonio rilasciato da Sellafield in 30 anni di funzionamento.  Se la quantità vi sembra risibile, va tuttavia precisato che il Pu239 (l’isotopo più comune) ha una emivita di 24000 anni (http://it.wikipedia.org/wiki/Plutonio), contro i  4,5 miliardi dell’U238 (http://en.wikipedia.org/wiki/Uranium). Ciò fa sì che il primo sia circa 200.000 volte più radioattivo di quest’ultimo; così 0,2 t di Pu239 emettono in teoria quanto 40.000 t di U, cioè due volte e mezza la radioattività naturalmente presente nel mare d’irlanda dovuta al solo Uranio. Considerato che in mare non c’è solo l’uranio di radioattivo (ma qui il discorso si complica), ne deriva che la radioattività totale immessa è sostanzialmente pari a quella naturalmente presente in acqua. Vorrei soltanto ricordare che questo valore è il totale emesso in 30 anni, non in un singolo momento.

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